Toscana

MEDIO ORIENTE: CAMPAGNA ITALIANA CONTRO LE MINE, ‘FERMARE USO DI CLUSTER BOMBS SUL LIBANO’

“Immediata cessazione dell’uso indiscriminato di munizioni cluster da parte delle milizie israeliane sul territorio libanese”. È quanto chiede la “Campagna italiana contro le mine”, rilanciando la denuncia di “Human Rights Watch” (Organizzazione internazionale operante a favore della tutela dei diritti umani, www.hrw.org) della morte di 1 civile e del ferimento di altri 12, di cui 7 bambini, durante l’attacco del villaggio di Blida avvenuto il 19 luglio. Il ricercatore di “Human Rights Watch” presente sul territorio libanese ha confermato, in quella occasione, l’attacco con munizioni cluster di artiglieria. In una nota diffusa oggi, Giuseppe Schiavello, direttore della “Campagna italiana contro le mine”, afferma: “Le cluster bombs sono delle armi inaffidabili e indiscriminate soprattutto quando usate in prossimità di centri abitati”. “Riteniamo – aggiunge Annalisa Formiconi, presidente della stessa Campagna – che le munizioni cluster violino il diritto umanitario internazionale, anche perché l’ampio raggio di dispersione delle sub-munizioni rende impossibile evitare vittime civili quando vengono utilizzate nei centri abitati”. A fronte di questa nuova emergenza umanitaria, la Campagna rinnova l’invito al Parlamento italiano “a predisporre con tempestività l’iter legislativo più opportuno per bandire l’uso e il possesso delle munizioni cluster”. Per maggiori informazioni sulle munizioni cluster: www.campagnamine.org. Sir