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MEDIO ORIENTE, GAZA: CONTINUA LANCIO RAZZI QASSAM, NUOVI RAID ISRAELE

Un militante palestinese è rimasto ucciso in scontri a fuoco con soldati israeliani nel campo profughi di Nablus, in Cisgiordania; lo riferiscono fonti ospedaliere palestinesi. Intanto altri razzi Qassam sono stati lanciati oggi dalla striscia di Gaza sul Neghev settentrionale, dove ieri una ventina di ordigni ha colpito le città di Sderot e Ashqelon, uccidendo una donna e ferendo almeno due civili (è la nona vittima di razzi palestinesi dal giugno 2004).

In risposa agli attacchi – rivendicati da Hamas e dalla Jihad islamica come ritorsioni per le ultime uccisioni di civili nell’operazione israeliana a Beit Hanoun all’inizio di novembre – nella notte elicotteri israeliani hanno colpito l’abitazione di un dirigente dei Comitati di resistenza popolare nel campo profughi di Shathi, fuori Gaza, e le case di un membro di spicco di Hamas nel campo di Jabaliya e a Rafah. Non ci sono informazioni su eventuali vittime dei raid, annunciati agli occupanti delle abitazioni con una telefonata, ma per ora sembrano confermati due feriti. Secondo l’esercito israeliano, le case fungevano da deposito di armi.

Intanto il ‘Consiglio per i Diritti Umani’ dell’Onu ha approvato con 32 voti favorevoli, 6 contrari e 8 astensioni una mozione di condanna, presentata dai paesi Arabi e musulmani, contro le operazioni militari di Israele a Gaza e chiedendo un’inchiesta sull’operazione a Beit Hanoun, avvenuta da 1 al 7 novembre scorso, in cui sono morti 18 palestinesi (19 secondo altre fonti); la decisione è stata contestata dagli Stati Uniti.

L’Alto commissario Onu per i Diritti Umani, Louise Arbour, ha annunciato che si recherà personalmente in Israele e nei Territori palestinesi per verificare le condizioni dei civili, dopo che numerosi rapporti hanno denunciato un grave deterioramento della loro situazione, a livello economico, sanitario, sociale e persino alimentare. Misna