Toscana

Maltempo, Rossi: più poteri a Regioni per opere idrauliche

«Ciò significherebbe  -ha aggiunto – avere il potere di convocare le conferenze dei servizi, stabilire i tempi di rilascio dei pareri e le autorizzazioni e addirittura sostituirsi nel caso di mancata risposta; oppure procedere andando sopra varianti urbanistiche (per esempio c’è un problema di questo tipo sull’argine remoto), ovviamente nell’ambito delle leggi esistenti. Accetto volentieri questa sfida. Ieri ho parlato con Lotti, Del Rio, poi con D’Angelis e ho presentato una proposta di modifica dello Sblocca Italia all’onorevole Mariani. L’unico tema su cui sono stato investito con poteri di commissario di governo è stata la vecchia convenzione Stato Regioni del 2010, ma né per Massa, né per Grosseto, né per l’Elba mi sono stati dati poteri speciali».

Rossi ha anche chiesto al Governo che per le opere inferiori ai 5 milioni di euro (sotto soglia europea) si possa derogare dalla gara con trattative dirette, mentre per quelle superiori si faccia la gara a condizione che, in caso di ricorso, i lavori non si fermino. «Sarebbe questa una norma civile – ha detto Rossi – ferma restando la responsabilità penale. Al Governo chiedo infine di togliere dal Patto stabilità i finanziamenti per il dissesto idrogeologico. L’Europa ci dia una mano vera e ci consenta di spendere».

Per quanto riguarda i circa 40 poderi invasi dalle acque, se la Regione ha risarcito qualcosa delle alluvioni nel 2012 lo ha fatto grazie a uno stanziamento di fondi regionali pari a 6 milioni. «Chiederemo lo stato di calamità – ha concluso Rossi – ma bisogna che anche su questo punto Parlamento e Governo si impegnino. Chiediamo pertanto innanzitutto un provvedimento analogo a quello di Genova con la sospensione delle tasse per tutti gli agricoltori colpiti e, nello stesso tempo, per questi agricoltori un riconoscimento, anche per le scorte, che deve venire stavolta dal Governo».