Toscana

Maltempo. Livorno, Rossi: fossi non saranno più «tombati»

«Adesso bisogna togliere le tombature per restituire ai fossi i loro corsi d’acqua. Entro la prossima settimana o al massimo quella dopo avremo il piano di tutti gli interventi da fare. Forse ci sarà bisogno di altri finanziamenti, ma vogliamo fare un lavoro capace di durare nel tempo. Il mio commissariamento durerà un anno». Lo ha affermato ieri il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi durante un sopralluogo a Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo per la gestione della ricostruzione dopo l’alluvione dello scorso 10 settembre. Il governatore fa riferimento ai fossi e ai torrenti che negli ultimi anni sono stati coperti, tombati appunto. Un fatto che ha contribuito a rendere fatale per 8 persone, con un’esondazione incontrollata, le piogge incessanti di un mese fa. «Vogliamo iniziare tutti i lavori necessari – ha aggiunto -, e fare le cose in modo da non doverci tornare sopra. In alcuni casi gli interventi avverranno con somma urgenza, in altri tramite la via ordinaria. Mi auguro che entro febbraio o marzo del prossimo anno tutto sia appaltato e possa andare in esecuzione».

Ad accompagnare il presidente che è commissario delegato per la ricostruzione le assessori regionali, Federica Fratoni e Cristina Grieco. Il governatore ha parlato di «una grande capacità di risposta» dimostrata dagli enti e dalle istituzioni nella gestione dell’emergenza. «Il lavoro di ricostruzione dei ponti e di mitigazione del rischio idraulico è in corso ed è anzi ormai in fase avanzata», precisa. «Dove è stato necessario – ha proseguito -, nella ricostruzione dei ponti, siamo intervenuti utilizzando le tecnologie di Rfi. La ripulitura di fiumi e torrenti sta invece proseguendo ad opera degli uomini del genio civile e dei consorzi di bonifica». A un mese dall’alluvione, sostiene, «é innegabile che un grande sforzo è stato fatto, anche se adesso vogliamo migliorare l’assetto idrogeologico del territorio».