Toscana

Minori a rischio: Allocca, «Grande impegno da parte degli operatori»

Il progetto, promosso dalla Fondazione Emanuela Zancan di Padova con l’obiettivo di contrastare il rischio di allontanamento dei minori dalla loro famiglia attraverso percorsi di progettazione personalizzata e valutazione di esito degli interventi, è stato al centro dell’Open Day che si è tenuto oggi a Firenze all’Istituto degli Innocenti. L’incontro è stato organizzato dalla Regione in collaborazione con la Fondazione Zancan ed il Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza.

Il percorso fino ad ora ha coinvolto undici unità operative nella regione (Comuni di Firenze e Livorno e Società della Salute Mugello, Pisana, Fiorentina Nord Ovest, Fiorentina Sud Est, Valdarno Aretino, Valdinievole, Alta Val d’Elsa, Empolese e ValdarnoInferiore) e un centinaio di operatori dei servizi pubblici: la maggior parte sono assistenti sociali, ma anche psicologi, neuropsichiatri infantili, pediatri, educatori.

«La Regione – ha detto l’assessore al welfare Salvatore Allocca – ha scelto di sostenere gli operatori sociali nel loro delicato impegno di valutazione delle situazioni familiari e di programmazione di interventi adeguati, attraverso la condivisione di un metodo di lavoro rigoroso. Si tratta di un progetto senza dubbio impegnativo: se è vero che ai servizi è richiesto un diverso posizionamento rispetto all’ordinaria condizione di lavoro, purtroppo spesso condizionata da carichi eccessivi, scarsità di tempo da dedicare alla progettazione personalizzata, esiguità di risorse, è anche vero che si ha l’opportunità di verificare l’efficacia degli interventi attivati, di monitorare più puntualmente l’evoluzione della situazione relazionale dei bambini e delle famiglie, insomma di lavorare per la concreta affermazione del benessere sociale».

Gli operatori dei servizi territoriali che si occupano di tutela di minori a rischio ed in difficoltà hanno potuto conoscere il protocollo e gli strumenti che compongono questa metodologia sperimentata da altri colleghi. Un’occasione per avvicinarsi ai laboratori, per conoscere i risultati e riflettere sulla possibilità di adattare il percorso al proprio lavoro quotidiano di presa in carico e cura.

«Il percorso di questi due anni – spiega Cinzia Canali, ricercatrice della Fondazione Zancan – ha permesso di creare una comunità di operatori interessati all’apprendimento, alla sperimentazione e alla documentazione di pratiche innovative Una comunità professionale che valuta gli esiti, li condivide, valorizza i propri saperi, investe in nuove evidenze». «I riscontri dell’esperienza toscana mettono a disposizione risultati positivi e incoraggianti – commenta il direttore della Fondazione Zancan, Tiziano Vecchiato – pur nella difficoltà di utilizzare un percorso metodologico impegnativo all’interno delle pratiche quotidiane. Le zone ora hanno a disposizione protocolli verificati, utilizzabili a supporto delle scelte operative».

Alcuni dati sui minori in Toscana

In regione sono 1.721 i minori che vivono temporaneamente fuori dalla propria famiglia (fonte: Centro regionale Infanzia e Adolescenza, rilevazioni 2012). Di questi, 1.138 sono in affido, pari al 2 per mille bambini residenti, contro la media italiana di 1,5 per mille. Altri 583 minori sono inseriti in comunità. A livello nazionale i minori accolti fuori famiglia sono 29.309, di cui 14.528 in affidamento e 14.781 in comunità (Centro nazionale infanzia e adolescenza, 31 dicembre 2010).

Nel corso del 2012 in Toscana sono stati affidati 86 minori italiani (erano 85 nel 2010), 76 di cui 33 non accompagnati. All’incirca cinquemila sono i bambini e ragazzi che, pur crescendo con i propri genitori, sono al centro di supporti specifici da parte dei servizi pubblici. Risulta in aumento il numero delle vittime di maltrattamenti in famiglia segnalate agli organi giudiziari: nel 2012 sono 1.233 (di cui 503 nuovi casi), mentre nel 2011 erano 1.196 e nel 2010 997.