Toscana

Nasce il vino della Gorgona, Salvadori: «Risultato lusinghiero per la Toscana»

«Quello che sta avvenendo sull’Isola di Gorgona è la dimostrazione che l’economia sociale non è un’ipotesi remota e rappresenta un risultato molto lusinghiero per la Toscana». Gianni Salvadori, assessore regionale all’agricoltura, commenta con queste parole il progetto «Frescobaldi per Gorgona», l’iniziativa sociale (nata ad agosto 2012) realizzata grazie alla collaborazione tra la Direzione della casa di reclusione di Gorgona e l’azienda toscana che da oltre 700 anni produce vini famosi in tutto il mondo. Il risultato è il vino «Gorgona», un vino bianco a base di vermentino e ansonica nato grazie al lavoro dei detenuti del penitenziario nell’ettaro di vigna che Frescobaldi ha impiantato sull’isola nel 1999. La presentazione dell’iniziativa avverrà nella casa circondariale alle ore 12 di martedì 11 giugno.

«Una prestigiosa azienda, la Marchesi dè Frescobaldi, dimostra con lungimiranza che si può fare impresa e nel contempo rispondere positivamente a importanti istanze sociali e territoriali», continua l’assessore Salvadori. «Inoltre ciò rappresenta una conferma operativa dell’idea di agricoltura sociale promossa anche dalla Regione Toscana con i suoi interventi previsti dal Piano agricolo regionale, e che si concretizzano nel bando con il quale si finanziano progetti di accoglienza di persone svantaggiate o con disabilità per il miglioramento della loro autonomia e capacità tramite lo svolgimento di esperienze in attività rurali».

«Un’ulteriore linea di intervento – continua Salvadori – riguarda invece il Piano di sviluppo rurale, che finanzia interventi all’interno delle aziende agricole finalizzati allo sviluppo di attività e prestazioni socio-assistenziali che vanno ad arricchire la rete locale dei servizi e delle opportunità sociali, nonché interventi mirati allo sviluppo di attività educative e didattiche».

«Proprio in questi giorni – conclude Gianni Salvadori – le bottiglie di “Gorgona” arrivano sulle tavole dei ristoranti e nelle migliori enoteche italiane. Porgo il mio augurio personale per il migliore esito dell’iniziativa, confermando al tempo stesso il pieno sostegno dell’assessorato a questo tipo di progetti che spero possano essere replicati su tutto il territorio regionale. Auspico infine che la produzione di vino sull’isola di Gorgona possa aumentare, anche grazie al fatto che la casa di reclusione ha recentemente beneficiato di un diritto di reimpianto pari ad un ettaro di superficie prelevato dalla riserva regionale, nell’ambito di un programma valido per le isole dell’arcipelago toscano».