Toscana

PAKISTAN: DONNA CRISTIANA CONDANNATA A MORTE PER BLASFEMIA

In Pakistan, per la prima volta, una donna cristiana è stata condannata a morte per blasfemia. La notizia è stata data oggi da Asianews. La legge sulla blasfemia è stata introdotta nel 1986 dal dittatore pakistano Zia-ul Haq ed è diventata uno strumento di discriminazioni e violenze. La norma punisce con l’ergastolo chi offende il Corano e con la condanna a morte chi insulta Maometto. Asia Bibi, madre di due bambini, operaia agricola di 37 anni, ha ricevuto la sua sentenza da un tribunale del Punjab domenica sera. E’ stata giudicata colpevole di blasfemia, commessa di fronte ad alcuni colleghi di lavoro, in una discussione molto animata avvenuta nel giugno scorso a Ittanwali. Secondo “Release International”, l’organizzazione che sostiene i cristiani perseguitati, la denuncia è stata sporta su pressione dei leader musulmani locali. La donna è stata anche multata dell’equivalente di due anni e mezzo del suo stipendio. Secondo i dati della Commissione nazionale di giustizia e pace della Chiesa cattolica (Ncjp), dal 1986 all’agosto del 2009 almeno 964 persone sono state incriminate per aver profanato il Corano o diffamato il profeta Maometto. Fra questi 479 erano musulmani, 119 cristiani, 340 ahmadi, 14 indù e altri 10 di altre religioni. La legge sulla blasfemia è spesso un pretesto per attacchi, vendette personali o omicidi extra-giudiziali: 33 in tutto, compiuti da singoli o folle inferocite.Sir