Toscana

PISTOIA, AUMENTANO POVERTA’, +300 UNITA’ NEI CENTRI CARITAS

Nei sei centri della rete Caritas che operano nella diocesi di Pistoia sono state accolte, nel 2005, 1005 persone, circa 300 in più rispetto all’anno precedente. Il dato è stato reso noto questa mattina dalla Caritas che, nell aula magna del seminario vescovile di Pistoia, ha fornito il resoconto sulle attività dei centri di ascolto pistoiesi. Venti le tabelle del rapporto, che si apre con forti richiami di carattere religioso ed ecclesiale sul dovere di accoglienza verso i più deboli. Sottoposti all’analisi critica di tre focus group formati da 30 persone, i dati, ha sottolineato il direttore diocesano della Caritas Marcello Soppressa, “rafforzano l’ idea che povertà e vulnerabilità non sono più un fenomeno sporadico ma una triste realtà che ha radici profonde, frutto di una società colpevole di correre a due velocità: quella dei ricchi sempre più ricchi e quella dei poveri sempre più poveri. Si fa sempre più ampia la forbice tra i nuovi ricchi e quelli che devono fare salti mortali per arrivare alla fine del mese. Anche a Pistoia – ha detto Soppressa – esistono forme di sfruttamento sul lavoro, anche da noi c’ è un mercato degli affitti impazzito e si assiste alla terribile mancanza di disponibilità a mettere a disposizione appartamenti e case ritenendolo più economico lasciarle chiuse”. In una delle tabelle è riepilogato il tipo di problema esposto da chi chiede aiuto alla Caritas: il 35% lamenta problemi economici o addirittura vera e propria povertà; il 30% ha problemi di reddito insufficiente e un 3,4% il reddito proprio non ce l’ha. L’1,1% lamenta povertà estrema. Il 10,5% chiede lavoro. (ANSA).