Toscana

PRATO, MAXI OPERAZIONE DI CONTROLLO NEL QUARTIERE CINESE; SEQUESTRATE 28 AZIENDE

Una maxi operazione di polizia è in corso fin dalle prime ore del giorno nella Chinatown di Prato. Agenti del reparto mobile della polizia e del battaglione carabinieri di Firenze, in collaborazione con guardia di finanza, polizia municipale e corpo forestale – in tutto un centinaio di agenti -, hanno passato al setaccio negozi, uffici e laboratori gestiti da orientali. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco e gli ispettori di Inps ed Asl. Lo scopo principale, spiega una nota diffusa dalla questura, è “verificare all’interno di magazzini, laboratori e ditte gestite da cittadini extracomunitari, la regolarità delle condizioni lavorative e reprimere il fenomeno dello sfruttamento di manodopera clandestina e altre violazioni in materia di sicurezza sul lavoro ed obblighi previdenziali ed assistenziali”. L’operazione è la prima del genere rivolta al quartiere abitato da cinesi. Finora operazioni analoghe c’erano state solo nella zona industriale dove i cinesi gestiscono numerose aziende tessili.Otto le persone arrestate nel blitz, 28 (praticamente tutte) le aziende poste sotto sequestro. Uno degli arrestati è il titolare di una ditta nella quale i dipendenti, irregolari, sono stati trovati a lavorare. Gli altri, sempre cinesi, devono rispondere del mancato rispetto di un ordine d’espulsione del questore. I clandestini riconosciuti al termine delle operazioni pomeridiane in questura sono 65, su un totale di 198 persone controllate. Inoltre, sono state 51 le denunce penali in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Nelle 28 aziende sequestrate, quasi tutte per abusi edilizi, situate in sei diversi edifici di via Rossini, la polizia municipale ha sigillato 550 macchinari, mentre i vigili del fuoco hanno portato via un centinaio di bombole di gpl in gran parte stoccate in un piccolo box.La giunta di centrodestra «fa solo repressione» ha dichiarato Marco Wong, rappresentante della comunità cinese in Italia e già candidato per il centrosinistra al consiglio comunale pratese.Dal suo insediamento, a fine giugno, la giunta di centrodestra guidata dall’imprenditore Roberto Cenni, ha intensificato controlli e combattuto l’illegalità cinese, con la rimozione delle insegne con scritte orientali dai negozi (40 mila euro di multe comminate), la ripulitura dei muri dai biglietti in ideogrammi, la chiusura di una quindicina di internet point, i controlli di 233 aziende gestite da orientali e la chiusura di 209 di queste. Il console aveva protestato per questo atteggiamento, sostenendo che questi accertamenti solo sulle imprese cinesi finiva per diventare una forma di concorrenza sleale.