Toscana

PRATO, OPERA SANTA RITA E PARROCCHIA DI VAIANO INSIEME PER MIGLIORARE ACCOGLIENZA DEI RICHIEDENTI ASILO

Sport, lezioni di lingua, di orticoltura ma anche laboratori di creatività e perfino corsi per diventare pizzaiolo. Un’estate attiva e piena di iniziative aspetta i profughi richiedenti asilo ospiti nelle strutture diocesane di Cerreto, Casa Madonna della Tenerezza, e Sofignano nel Comune di Vaiano, presso la canonica. Opera Santa Rita e parrocchia di San Salvatore a Vaiano, che stanno curando l’accoglienza delle 28 persone, più la piccola Jessica di appena otto mesi, arrivate nel territorio pratese nei mesi di maggio e giugno, hanno predisposto un progetto per migliorare la loro permanenza attraverso alcune attività.Il rischio, visto che queste persone, tutte in giovane età, sono in attesa di sapere se otterranno lo status di rifugiato e dunque non possono lasciare i luoghi d’accoglienza assegnati, è una lunga inoperosità. Non hanno una proibizione a spostarsi dal luogo dove sono accolti ma solo l’obbligo di rispondere ad un appello in due momenti della giornata. Mancare a questi due appuntamenti di routine significa la decadenza della pratica della richiesta d’asilo e la conseguente clandestinità. Solitamente il tempo di attesa per il rilascio di tale documento è di almeno sei mesi.«Esiste una oggettiva incertezza sul futuro degli ospiti – ammette Roberto Macrì, presidente dell’Opera Santa Rita – che potrà essere superata solo dall’intervento delle autorità nazionali ma abbiamo comunque ritenuto di dover approntare un programma di accoglienza per accrescere il bagaglio di conoscenze degli ospiti». Il presidente Macrì è ben cosciente che «il percorso per l’acquisizione dello status di rifugiato sarà lungo e complesso e non tutti riusciranno ad ottenerlo», per questo sono stati approntati questi progetti. «Inoltre – aggiunge Macrì – chiediamo con forza alle istituzioni nazionali e regionali di avere un chiarimento su come gestire l’accoglienza dato che la convenzione che abbiamo firmato ha una durata di sei mesi».Don Carlo Bergamaschi, parroco di Vaiano, conferma la disponibilità della accoglienza a Sofignano per tutto il tempo necessario e grazie all’aiuto di molti volontari proporrà alcune attività agli ospiti, come ad esempio il corso per aspiranti pizzaioli. «Un modo per occupare con dignità la loro permanenza a Sofignano», ha detto il sacerdote.Uno degli obiettivi di queste proposte è anche quello di «testare le attitudini di questi ragazzi – conclude il presidente Macrì – che non possono essere assunti e quindi fare un vero e proprio lavoro finché non saranno regolarizzati ma possono comunque compiere piccoli lavori socialmente utili. In questo ci stiamo organizzando con il Comune di Vaiano. Un’idea potrebbe essere quella di fargli sistemare giardini e parchi pubblici oppure fare lavoretti di manutenzione ordinaria di strutture comunali». Eccole dunque le iniziative, alcune delle quali inizieranno a settembre.Cura e gestione dell’orto (già attiva): Villa Nesti a Quarrata con impegno quotidiano di 3-4 persone. A Sofignano orto condiviso curato con la «Rete delle Associazioni per la Valbisenzio in Transizione». Si tratta di un orto coltivato sia in maniera tradizionale sia in maniera sinergica (utilizzo di semi di varietà locale, senza uso di chimica e pesticidi, irrigazione a goccia che evita sprechi).Corso di lingua italiana (già attivo): Primi elementi di base curato dalla Caritas di Pratoassociazione Don Lorenzo Milani di Vaiano.Incontri di creatività (a settembre): Laboratori interattivi per favorire la comunicazione non verbale, «oltre la parola». La gestione è affidata dall’associazione Luna e Sole.Corsi di orientamento urbano (già attivi): Lezioni per imparare a vivere in città: come si usano i mezzi pubblici, quali sono i principali uffici pubblici e le loro funzioni. Il corso è a cura degli operatori del Santa Rita e di alcuni volontari di Vaiano.Corso sulle norme che disciplinano l’immigrazione (a settembre): Grazie all’avvocato Marco Noci sarà possibile conoscere le principali norme italiane sull’immigrazione. Diritti e doveri delle persone. Come funziona l’iter per la richiesta del permesso di rifugiato per motivi politici.Corsi per aspiranti pizzaioli (nelle prossime settimane): Parrocchia di Vaiano, in collaborazione con il circolo parrocchiale, propongono un corso per imparare a fare la pizza. Percorsi di conoscenza interculturale attraverso l’arte (a settembre): Vengono proposti alcuni corsi in collaborazione con il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. Si tratta di visite e laboratori dove saranno coinvolti anche i cittadini pratesi.Attività sportive (già attive): Non mancheranno attività ludiche e sportive proposte dal Csi (centro sportivo italiano) di Prato. L’esempio è la partita a calcetto giocata a giugno presso il campo in erba sintetica dell’oratorio di S. Anna. È stato un momento riuscito di svago e socializzazione per tutti i richiedenti asilo.

I profughi. Il primo gruppo di richiedenti asilo è arrivato a Prato il 18 maggio. Del primo nucleo facevano parte otto bengalesi, due pakistani e due coppie africane: una composta da due nigeriani e l’altra, con una figlia di otto mesi, formata da una nigeriana e un uomo del Burkina Faso. A giugno, venerdì 3, il secondo gruppo con otto uomini: sei africani del Mali e due pakistani. Ad ospitarli la canonica del paese di Sofignano sopra Vaiano. Il terzo arrivo, il 20 giugno, con altri sei maliani. A questo punto il Santa Rita ha riunito i maliani a Sofignano e spostato tutti i pakistani a Cerreto. Questa la composizione attuale: dodici maliani a Sofignano; otto bengalesi, quattro pakistani e le due coppie africane a Cerreto più la piccola Jessica. Totale 29 persone assistite.