Toscana

Patriarca di Baghdad: gli ostaggi italiani stanno bene

Gli ostaggi italiani «stanno bene e credo che alla fine saranno liberati. Serve più pazienza e meno clamore». E’ quanto ha affermato oggi al Sir Sua Beatitudine Emanuele III Dally, patriarca di Babilonia dei Caldei di Baghdad, che da tempo, insieme alla Nunziatura apostolica della capitale irachena, si sta adoperando per la liberazione di Salvatore Stefio, Umberto Cupertino e Maurizio Agliana. “Stiamo facendo il possibile – ha dichiarato – al punto in cui siamo sono ottimista per la soluzione positiva della vicenda. Se le cose non peggioreranno abbiamo buone possibilità. Stiamo cercando tutte le soluzioni, senza lasciare nulla di intentato, stiamo bussando a tutte le porte. Ai familiari dico di pregare e di avere fiducia nel Signore. Devono avere pazienza e non parlare troppo. Bisogna lavorare in silenzio”.

Tuttavia, ha avvertito, “la situazione potrebbe cambiare da un momento all’altro perché c’è chi non lavora per il bene dell’Iraq. Per questa ragione bisogna essere cauti, procedere con passo lento ma sicuro. Su questa vicenda sarebbe opportuno meno clamore anche da parte dei media”. Sulla manifestazione indetta per domani dai familiari dei rapiti il Patriarca ha auspicato che “sia pacifica e rivolta al bene e alla pace per tutto il popolo iracheno”. “Tutti dobbiamo fare il possibile, è il nostro dovere, per favorire la liberazione non solo degli ostaggi italiani ma anche di tutti gli altri – ha concluso – E’ importante che nel Paese torni un minimo di sicurezza e di tranquillità per questo bisogna pregare come il Papa da tempo ci invita a fare per tutti gli iracheni”.

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