Toscana

Pensionati Cisl: “No a uno scontro tra generazioni”

L’idea di una lotta tra generazioni rischia di prendere il posto, in Italia, delle vecchia lotta di classe: giovani disoccupati o precari da un lato, lavoratori e pensionati garantiti e tutelati dall’altro. È questa la visione a cui si oppone la Fnp- Cisl: lo scontro deve lasciare il posto a una alleanza tra generazioni, per costruire insieme un futuro di benessere e solidarietà. “È inutile – ha aggiunto Bonfanti – tentare di spiegare a noi chi sono i giovani: sono i nostri figli e i nostri nipoti, li conosciamo bene, sappiamo di cosa hanno bisogno e siamo pronti a fare il possibile per aiutarli”. Invece di continuare a dire che i giovani non trovano lavoro per colpa degli anziani, ha aggiunto Bonfanti, “si dovrebbe pensare a strumenti solidaristici come la staffetta generazionale”. Tra giovani e anziani, ha affermato, c’è una alleanza naturale: “Sono le aree esistenziali più colpite dalla crisi. Per questo facciamo nostre le parole di Papa Francesco: nonni e nipoti uniti per dare un futuro al mondo”.

A Giulio Sapelli, ordinario di economia politica all’Università di Milano, il compito di spiegare il titolo di questa seconda edizione del Festival delle generazioni: “Né giovani né vecchi ma cittadini”. Il sindacato, ha affermato, “dà un contributo fondamentale contro la disgregazione sociale”. Per Sapelli “dobbiamo smontare la macchina menzognera del debito pubblico come lotta tra generazioni”. Non è il debito pubblico che causa la mancanza di crescita, e quindi di lavoro per i giovani: è giusto combattere gli sprechi, ha aggiunto, ma bisogna anche ricordare che l’Italia “ha la spesa pubblica tra le più basse in Europa”. Quello che frena la crescita, ha proseguito Sapelli, è piuttosto la scarsa crescita demografica: “I vecchi – ha affermato – non hanno rubato nulla, hanno pagato i contributi e spesso con le loro pensioni tengono in piedi un sistema di welfare familiare. Il problema è che ci sono pochi giovani, e pochi giovani che lavorano. Dobbiamo fare più figli”.

Al Festival delle generazioni anche il saluto del sindaco di Firenze Dario Nardella: “La crisi – ha affermato – genera paura, diffidenza, egoismo, scontro. Voi oggi portate un messaggio opposto a quello dell’egoismo sociale, e ve ne siamo grati”.