Toscana

Prato, il Tempio buddista raddoppia: più di mille alla cerimonia di consacrazione

Inaugurati i nuovi spazi del Tempio buddista di Prato. Un migliaio di persone arrivate da varie parti del mondo hanno affollato oggi piazza del Mercato Nuovo per assistere alla cerimonia di consacrazione della statua di Budda del Tempio Pu Hua Si.

Oltre 70 monaci sono arrivati direttamente dalla Cina per festeggiare il raddoppio degli spazi di quello che è diventato uno tra i più grandi centri di preghiera d’Europa. Presenti inoltre 4 monaci venerabili arrivati dall’Australia, da Wenzhou, da Hong Kong e da Taiwan. Una giornata di festa, che neanche il maltempo è riuscita a guastare e che è culminata con la cerimonia di consacrazione delle statue votive, fino a questa mattina coperte da drappi rossi, e del Tempio. Un’occasione importante per conoscere aspetti suggestivi di una cultura millenaria.

«La religione ha un ruolo centrale nella promozione della tolleranza e dell’armonia sociale e questo Tempio si candida a creare più coesione intorno a sé, ma anche connessioni con tutto il resto della cittadinanza – ha spiegato il Monaco reggente Yun Yi -. La parola ‘kaiguan’ in cinese vuol dire aprire la luce della saggezza interiore. E la consacrazione del Tempio buddista di Prato va a rimarcare la volontà di aprirsi a tutta la cittadinanza. La religione, in questo caso il buddismo, rappresenta una spinta verso l’integrazione tra le diverse comunità».

Alla cerimonia erano presenti la vice console generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze Zhou Hai Yan, il presidente dell’Associazione di amicizia dei cinesi Xu Qiulin, il sindaco Matteo Biffoni, il prefetto Rosalba Scialla, il vescovo Franco Agostinelli, l’assessore regionale alle Attività produttive Stefano Ciuoffo, il questore Paolo Rossi, il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Prato Antonio D’Agostino, il comandante della Polizia Municipale Andrea Pasquinelli, oltre ad altri rappresentanti istituzionali e delle forze dell’ordine.

«La società italiana sarà sempre più multietnica, multireligiosa e multiculturale – ha aggiunto il vescovo mons. Franco Agostinelli -. Ognuno di noi è chiamato a portare il proprio contributo, perché soltanto camminando insieme possiamo fare grandi cose e costruire una società migliore».

«Un momento importante per una comunità con la quale collaboriamo da tempo – ha commentato il sindaco Matteo Biffoni -. Fondamentale è la creazione di un dialogo tra tutti coloro che vivono e abitano questa città. Solo così si potrà proseguire in questo percorso di integrazione e di arricchimento del nostro territorio. C’è bisogno di trasparenza, conoscenza, incontro e confronto».

La consacrazione del Tempio segna la fine dei lavori che hanno portato al raddoppio degli spazi della struttura situata in piazza della Gualchierina: si è infatti passati dai 700mq del 2009 agli attuali 1350, a cui si aggiungono un nuovo magazzino – dove sono conservati anche i costumi e le attrezzature usate per i festeggiamenti del capodanno cinese – e gli appartamenti a disposizione dei monaci.

Un piccolo angolo di Oriente incastonato tra piazza Ciardi e piazza del Mercato Nuovo, sul quale la comunità buddista dei cinesi di Prato ha investito, dal 2009 ad oggi, circa 2 milioni di euro per la realizzazione di un luogo di culto più grande e più sicuro. Il Tempio, nella sua veste rinnovata, apre quindi le sue porte alla città ed è pronto ad ospitare migliaia di fedeli e chiunque voglia partecipare alle attività dell’associazione buddista, o anche chi, semplicemente, vuole entrare per visitarlo.