Toscana

Prato, in un anno 4.600 chiamate al «telefono amico» della Misericordia

Il Telefono Amico, nato proprio come strumento di prevenzione al suicidio, svolge quotidianamente un ruolo di rilievo, riuscendo a tendere una mano a chi per varie vicissitudini si ritrova sull’orlo del precipizio. Dalle statistiche si nota una netta disparità tra i due sessi: sebbene i casi di suicidio siano molto più frequenti tra gli uomini, le donne che si rivolgono agli operatori telefonici in cerca di assistenza sono in percentuale 4 volte maggiore. «Le donne – spiega Maria Petrà, presidente della sezione femminile della Misericordia di Prato – sono molto più propense a esporre i propri problemi e questo indubbiamente riesce ad alleviare le situazioni di disagio che si trovano ad affrontare. A Prato, inoltre, la fascia di età più colpita da crisi depressive e situazioni di malessere psicologico non è né quella dei giovani, né degli anziani, bensì quella intermedia: le persone dai 35 ai 45 anni sono quelle che più di tutte si ritrovano a fare i conti con concatenazioni di problemi che per molti diventano insormontabili».

Il Telefono Amico di Prato presta assistenza tutti i giorni dalle 16 alle 24 e, oltre a gestire la linea verde cittadina, riceve chiamate anche dal numero unico nazionale. Ai telefoni rispondono circa 40 operatrici che, in forma del tutto anonima, offrono ascolto «empatico e non giudicante» a chi chiede assistenza. «Ogni volontaria che riceve una telefonata – continua Maria Petrà – sa che il suo interlocutore, che sta vivendo una situazione di crisi interiore, ha in se stesso la risposta ai propri problemi e solo sviscerandoli troverà la fiducia e la voglia di riprendere la vita quotidiana che gli era mancata».

Gli operatori ricevono una formazione molto mirata. Proprio in questo periodo sono aperte le iscrizioni al nuovo corso, gratuito, per diventare volontari del Telefono Amico. Chiunque sia interessato  a partecipare, può spedire una mail a prato@telefonoamico.it o telefonare al 346/4721774.