Toscana

Prato, la Misericordia scrive ai confratelli di Oste: «È ora di far chiarezza»

«Caro confratello, cara consorella, abbiamo deciso di scriverti per fare chiarezza in questi giorni amari e difficili per la nostra Arciconfraternita. Nessuno di noi avrebbe voluto ritrovarsi a vivere momenti di divisione che di fraterno hanno ben poco». Inizia così la lettera aperta a firma del proposto Gianluca Mannelli inviata dalla Misericordia di Prato ai soci della Confraternita di Oste per spiegare esattamente come stanno i termini della vicenda iniziata il 16 agosto con il commissariamento della sezione ostigiana. Il contenuto della missiva, arrivata nelle cassette delle lettere questa mattina, è stato scritto anche su manifesti affissi per le strade della frazione.

 In otto punti sono scritte le ragioni che hanno portato il Magistrato, organo di gestione dell’Arciconfraternita, a sollevare dall’incarico il presidente e il consiglio della sezione dopo che questi ultimi hanno voluto per primi «rompere ogni rapporto (con la Misericordia di Prato) dando mandato di adire le vie legali contro l’Arciconfraternita e tentando di costituire una nuova associazione di Misericordia».

 «Durante questi difficili giorni di commissariamento ci sono state mosse alcune accuse prive di fondamento – dice il proposto Mannelli – per questo ci è sembrato opportuno comunicare direttamente con i confratelli, le consorelle e la popolazione di Oste tramite una lettera. È nostro compito primario difendere l’unità e la solidità della famiglia della Misericordia. Ora è tempo di fare chiarezza nel nome e nell’interesse dei confratelli e delle consorelle di Oste: noi siamo con voi e con voi vogliamo ripartire al termine di questo percorso di commissariamento attraverso nuove elezioni», conclude Mannelli.