Toscana

Punti di ascolto e sostegno per aiutare le coppie

di Stefano Liccioli

Famiglia e società oggi: intrecci e legami. Il nostro percorso compie un anno» è il titolo del convegno che si è tenuto a Firenze sabato 23 maggio, promosso dal Forum Toscano delle Associazioni per i diritti della Famiglia, per suggellare il cammino fatto in questo anno. Un’occasione non solo per fare il bilancio delle cose fatte, ma anche per guardare con fiducia al futuro. Mario Macaluso, presidente del Forum Toscano, aprendo i lavori ha ricordato il protocollo d’intesa firmato con la Regione il 10 maggio: «Sappiamo che parlare dei problemi della famiglia non è semplice, ma a favore della famiglia il Forum sta spendendo le sue energie, un impegno apprezzato da tutte le Associazioni che animano il dibattito all’interno del nostro Forum. Il protocollo con la Regione Toscana è stato un’occasione importante, a cui ha fatto seguito un progetto articolato in un piano formativo ed in uno che riguarda i consultori». In questo modo il Forum, forte delle proprie convinzioni, accetta il confronto con la società di oggi:«In un contesto che privilegia l’individuo – ha concluso Macaluso – è molto difficile parlare di politiche familiari: occorre rompere le situazioni di isolamento anche attraverso la famiglia».

Mons. Claudio Maniago, vescovo ausiliare della diocesi di Firenze, ha portato i saluti della Conferenza episcopale toscana ed ha sottolineato l’importanza di una rete che metta in sinergia le varie potenzialità:«Rivolgo un saluto di gratitudine, augurando che la realtà del Forum possa crescere e continuare il proprio servizio. Di fronte alla consapevolezza che da varie parti viene messo in dubbio l’importanza dell’istituto della famiglia, la realtà del Forum non è solo un modo per alzare un catenaccio e giocare in difesa, bensì per promuovere i valori della famiglia. A questo riguardo l’impegno delle nostre chiese è lodevole, ma spetta anche alle associazioni riunite in rete tenere alta la voce».

Ha preso poi la parola Gianni Fini, vice-presidente Forum Toscano, che ha presentato i risultati di un anno di esperienza formativa e di sostegno alla famiglia, condotti su una linea culturale ed una d’ascolto: «I 4 sabati dell’educare hanno rappresentato un percorso formativo realizzato in due edizioni presso l’Educandato della SS. Annunziata di Firenze, con la partecipazione di 95 coppie residenti nella Regione, accompagnate dai loro figli». Gli aspetti significativi di questo corso, di cui è disponibile un dvd, sono stati la presenza congiunta di papà e mamma, l’ampio spazio dedicato ai lavori di gruppo, il gioioso incontro tra genitori e figli in pausa pranzo. Per il futuro tra le altre iniziative sono previsti venti interventi formativi per piccoli gruppi sul territorio, facilitati da coppie tutor. «Per quanto riguarda la linea ascolto – ha continuato Fini – abbiamo creato nuovi Punti di Ascolto, orientamento e sostegno alla coppia e alla famiglia con offerta del servizio di consulenza psicopedagogica e di mediazione familiare. Cito il Punto di Ascolto in partenariato con la Misericordia di Prato e S. Andrea Onlus». Nei prossimi mesi verrà avviato un progetto di sostegno per  i figli che vivono la separazione dei genitori ed un percorso di alfabetizzazione per famiglie di immigrati.Giuseppe Barbaro, vicepresidente Forum delle Associazioni Familiari, ha espresso la sua soddisfazione per il lavoro fatto, per come il modello di relazione familiare stia diventando modello di relazione sociale:«Le politiche familiari si fanno per le famiglie e con le famiglie. Ai  comuni proponiamo la costituzione dell’agenzia della famiglia, già sperimentata a Parma, un organo che dovrebbe verificare l’impatto che i provvedimenti amministrativi hanno a livello familiare».Gianni Salvadori, assessore alle Politiche Sociali della Regione Toscana, condividendo il lavoro del Forum, ha precisato che «l’assessorato ha rispettato gli impegni presi l’anno scorso». Salvadori ha richiamato anche alcune iniziative concrete a sostegno della famiglia, per quanto riguarda l’autosufficienza, un progetto di microcredito ed uno per aiutare i bambini inseriti in contesti familiari problematici.

Il convegno ha dato spazio anche alle relazioni di alcuni specialisti che hanno affrontato il tema «Genitori e Scuola. Un’alleanza che valorizzi la dimensione umana».

Anna Bertoni (Università Cattolica del Sacro Cuore) ha precisato che una delle difficoltà dei genitori di oggi è non sapere come orientarsi:«L’impegno genitoriale deve essere definito come “cura responsabile”, cioè dare al figlio un nutrimento affettivo, ma anche responsabilità nel senso di dare una direzione alla crescita». La sfida attuale è dunque rilanciare il patto genitoriale, garantendo un costante bilanciamento tra aspetti affettivi e norme.Giovanna Carocci, presidente dell’Associazione Fioretta Mazzei, ha messo in evidenza il nesso insegnante-educatore:«I genitori devono ricordare agli insegnanti le loro responsabilità di educatori: il tempo speso con i ragazzi è sempre il meglio speso. I nostri politici devono avere un occhio di riguardo ai giovani, alla loro educazione ed alle mamme che devono imparare a conciliare lavoro e famiglia».

L’ultimo intervento è stato quello di Ezio Aceti, psicopedagogista: «L’alleanza scuola-famiglia si crea – ha spiegato – quando il bambino è conosciuto per quello che è, con i suoi lati negativi e quelli positivi». Tra gli obiettivi da perseguire da scuola e famiglia c’è l’educazione alle emozioni, alla pro-socialità, cioè a vedere l’altro come positivo:«L’essenziale – ha concluso Aceti – è “costruire” bambini che siano contenti di sé, mantenerli motivati».

Per informazioni: www.forumtoscanofamiglie.it.