Toscana

Quarrata, incontro su «cittadini e partecipazione»

«Non è uno spazio libero»: sono parole di un famoso inno alla partecipazione cantato, fin dagli anni Settanta del secolo scorso, da Giorgio Gaber. Ma sono anche le parole scelte da Agorà (circolo quarratino di cultura politica presieduto da Renata Fabbri) per una serata con Antonio Floridia, dirigente di Regione Toscana ed esperto di partecipazione, sul non semplice rapporto odierno fra cittadini e democrazia.

L’appuntamento (ingresso libero) si svolge dalle ore 21 di questo giovedì 20 ottobre 2016 nella sala consiliare del Comune di Quarrata con il patrocinio della stessa amministrazione pubblica. «Cittadini oggi: tra sfiducia, disaffezione e nuove forme partecipative»: questo il sottotitolo di una iniziativa che, con Floridia, porta un autentico e riconosciuto esperto su questi scenari. Il dirigente regionale ha specifiche competenze anche in materia di flussi elettorali e di legislazione elettorale.

«Molti anni sono passati da quando Gaber iniziò a cantare di democrazia – sottolinea Renata Fabbri – e oggi tutto è cambiato, e sta cambiando, in modo sempre più rapido anche nel rapporto fra cittadini e istituzioni, politica e società civile, media vecchi e nuovi: sfiducia e disaffezione, ma anche nuove forme di possibile partecipazione attraverso l’ambivalenza della rete, necessitano di riflessioni adeguate. E questo nostro incontro può essere una buona occasione».

A corredo dell’incontro con il dott. Floridia, Agorà cita una delle forme di partecipazione oggi più in crisi: quella alle elezioni. Vengono riportati alcuni dati, riferiti alla intera provincia di Pistoia, sul primo e sull’ultimo voto per il Consiglio Regionale della Toscana.

Se nel 1970 (l’anno di partenza delle Regioni, l’anno della grande attesa per questo – allora – nuovo livello istituzionale) sui 184 mila circa elettori pistoiesi ben 176 mila (il 95,6%) andarono a votare limitando i non votanti ad appena 8 mila individui, 35 anni dopo (2015, le ultime «regionali») solo 111 mila circa cittadini pistoiesi su 235 mila (appena il 47%) hanno deciso di votare. E la maggioranza degli aventi diritto (ben 124 mila circa) ha scelto di starsene a casa. «Cifre impressionanti – evidenzia Renata Fabbri – su cui dopo una iniziale attenzione cala subito un sostanziale silenzio, quasi una abitudine».