Toscana

R.D.CONGO: AIFO, OLTRE UN MILIONE DI PROFUGHI; CARITAS STANZIA AIUTI PER LE MIGLIAIA DI SFOLLATI

“La nostra regione del Nord Kivu è in guerra da ormai un anno, ma in questi giorni il conflitto ha creato più di un milione di profughi. Nella nostra parrocchia abbiamo 4 campi profughi e la situazione è di continuo pericolo”. Ad affermarlo è suor Giovanna Gallicani, che a Goma collabora con l’Associazione italiana amici di Raoul Follereau (Aifo) nella gestione di un progetto per l’infanzia che consiste nel sostegno ad un centro di salute mentale che cura in particolare bambini colpiti da epilessia e da disturbi psichici. Presso il centro si è istituita una sezione per accompagnare, dal punto di vista psichiatrico, educativo e sociale, i bambini traumatizzati per aver assistito in prima persona a episodi di violenza sui propri familiari: assassinii e violenza sulle mamme. Anche nel distretto dell’Ituri, in cui ha sede un altro progetto Aifo, c’è stata una significativa ripresa della violenza e suor Marcela Lopez, responsabile locale del progetto, dichiara: “Ci troviamo vicini alle zone di confine con l’Uganda e con il Sudan, dove c’è una concentrazione dei ribelli, per questo c’è il rischio concreto che il conflitto si estenda alla nostra regione. Negli ultimi giorni sono arrivate 15 famiglie di profughi provenienti dall’area di Goma”. A causa della stagione delle piogge, prosegue la religiosa, “le strade sono impraticabili e noi ci troviamo in una zona isolata”. Sono stimate in circa 100 mila le famiglie, per un totale di 600 mila persone, che si troverebbero in situazione di estremo bisogno e che necessitano di urgente assistenza umanitaria nella zona del Congo teatro del conflitto che sta insanguinando in particolare i territori di Goma e Beni-Butembo: lo dice la Caritas Italiana in una nota diffusa oggi. “Il dramma degli sfollati” è il titolo del testo Caritas in cui si sottolinea la mobilitazione per soccorrere la popolazione delle due diocesi (già stanziati 50 mila euro), grazie alla collaborazione con Caritas Congo. Al momento si sta provvedendo a garantire l’arrivo di generi non alimentari di prima necessità a circa 15 mila famiglie (90 mila persone) anche in coordinamento con le altre agenzie umanitarie presenti. Caritas Congo prevede di ampliare nei prossimi giorni la sua azione, visto l’alto numero di sfollati e la gravità dell’emergenza umanitaria della regione. Caritas Italiana fa appello alla generosità dei donatori, rilevando che c’è un secondo motivo di preoccupazione nella zona: la città di Dungu Duruma, ad oriente, è stata attaccata da un contingente di ribelli ugandesi costringendo alla fuga nella foresta circa 56 mila persone, con rastrellamento di bambini e bambine. Da anni funziona nella zona un programma di recupero dei “bambini-soldato”.Sir