Toscana

RIFIUTI: GRILLO SPOSA CAUSA ANTINCENERITORI TOSCANI

Prosegue a Firenze e in Toscana la battaglia di Beppe Grillo contro gli inceneritori e i termovalorizzatori. Dopo Reggio Emilia, infatti, il comico genovese ha sposato ufficialmente la causa dei Comitati di cittadini nati per “impedire la costruzione dei termovalorizzatori” nelle province di Firenze, Prato e Pistoia. E questa volta alza il tiro: non più solo in difesa della salute delle popolazioni, ma anche contro quanti “cercano di dimostrare che, con questi impianti, si produce energia e si può guadagnare”. “Non è vero – ha tuonato lui -: ci guadagnano solo loro grazie agli incentivi assicurati dal governo Berlusconi, con i certificati ‘verdi'”.

Grillo, a Firenze con il suo spettacolo, già ieri sera al Sashall se l’era presa contro gli impianti per lo smaltimento dei rifiuti. Poi, oggi, è sceso in campo a fianco dei comitati che hanno aderito anche al blog “Gli amici di Beppe Grillo”. Con loro ha partecipato ad una conferenza stampa per illustrare i danni causati dalle nanoparticelle. Con lui il professor Stefano Montanari, esperto in nanopatologie. E’ stato quest’ultimo, tra l’altro, a ribadire che “non esistono filtri capaci di fermare il particolato prodotto da questi impianti. Gli unici filtri – ha detto – siamo noi, è il nostro organismo che, accumulandole, produce infezioni che possono sfociare in tumori”.

Da qui la battaglia partita contro gli inceneritori e poi estesa ai termovalorizzatori, “dannosi come i primi”, del resto, hanno spiegato Grillo e Montanari, “la stessa comunità europea ha invitato l’Italia a non usare il termine termovalorizzatori”.

Arrivato davanti alla sede del Consiglio regionale, (l’aula per la conferenza stampa era stata chiesta dal gruppo di Prc), Grillo è stato accolto da una folla di persone che già da alcuni minuti avevano steso striscioni contro la costruzione degli inceneritori. Del resto era stato lui, nello spettacolo di ieri sera, ad invitare il pubblico in Consiglio. Quando sono riusciti a guadagnare le scale, Grillo e Montanari hanno parlato per oltre un’ora, mentre la maggioranza dei manifestanti non era riuscita ad entrare nella sala. Qualche intervento dei rappresentanti dei comitati e, poi, due lunghi monologhi, di Montanari sui danni per la salute, e di Grillo sui guadagni di chi costruisce e gestisce gli inceneritori e sulle “contraddizioni” delle amministrazioni del centrosinistra. Qua e là qualche attacco alla famiglia Benetton, “che ha svenduto le autostrade italiane ad una società spagnola”; a Berlusconi e Prodi “due ‘nanetti’ che nei dibattiti non hanno mai parlato di economia”; a Eni e a Enel, “che mi fanno pagare la costruzione di questi impianti nelle bollette”, fino alla legge Biagi, “che ha precarizzato la vita di 12mila giovani”.

Poi, dopo un’unica domanda concessa ai giornalisti, via a ricevere gli applausi dei manifestanti in uno dei cortili del Consiglio. Qui Grillo ha improvvisato un comizio mentre i presenti intonavano slogan recuperati dal passato come “ora e sempre resistenza”, e lo invocavano come “presidente”. Quando ha lasciato via Cavour, una rappresentanza dei Comitati, insieme a Montanari, ha consegnato le firme raccolte (oltre 4000 tra Firenze e Prato) nella sede della Provincia di Firenze, competente in materia di rifiuti, che a sua volta, attraverso l’assessore Luigi Nigi, ha invitato Grillo alla presentazione della nuova Agenzia sull’energia e alla presentazione del progetto sul termovalorizzatore. Tutto questo mentre i comitati hanno chiesto alla Regione un supplemento di indagini ambientali, un forum e una moratoria, Monica Sgherri (Prc), Ornella del Zordo (Unaaltracittà-un altro mondo) e alcuni rappresentati dei Verdi hanno ribadito di appoggiare la posizione dei comitati. L’assessore regionale all’ambiente Marino Artusa ha assistito alla prima parte della conferenza stampa: dopo aver stretto la mano a Grillo, si è messo a sedere senza, però, prendere la parola. (ANSA).