Toscana

ROSSI, SU SENTENZA TAV VERIFICHEREMO POSSIBILITÀ APPELLO

(ASCA) – Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi non commenta la sentenza della Corte di Appello di Firenze che ieri ha ribaltato il giudizio che in primo grado aveva visto condannare 27 persone per i lavori della Tav in Mugello. La Regione però, che nel procedimento è parte civile, verificherà la “possibilità di appello”. La sentenza di ieri, tra l’altro, ha anche cancellato il risarcimento da 150 milioni di euro che era stato accordato in primo grado. “Le sentenze – afferma Rossi parlando con i giornalisti – non si commentano, si rispettano. Avrà sicuramente le sue motivazioni. Noi ci eravamo costituiti parte civile, verificheremo con l’Avvocatura se ci fossero le possibilità di appello, ma mi sembra difficile”. Sulla sentenza interviene oggi, tra l’altro, anche Legambiente, anch’essa parte civile: “Siamo veramente rammaricati per l’epilogo di questa vicenda – hanno dichiarato Piero Baronti e Fausto Ferruzza, rispettivamente presidente e direttore di Legambiente Toscana -. Non si capisce, infatti, come la Corte d’Appello abbia potuto stravolgere l’esito della precedente sentenza che aveva riconosciuto giustamente la gravità dei danni inferti al territorio dalla Cavet con lo smaltimento illecito dei rifiuti, il prosciugamento dei torrenti e l’inquinamento delle falde acquifere. Legambiente, che era Parte Civile al processo, pertanto non può che esprimere profonda delusione e rammarico per l’epilogo iniquo di questa vicenda”.