Toscana

Regione, chieste garanzie per stabilimento Pirelli di Figline Valdarno

«Pur non mettendo in discussione le ragioni che portano il gruppo Pirelli a una razionalizzazione della produzione, come Regione Toscana abbiamo chiesto che sia garantito il mantenimento dell’occupazione e la dimensione strategica dello stabilimento di Figline, per il ruolo primario che esso riveste nella produzione di Steel cord (filo d’acciaio per la produzione di pneumatici) sia con la presenza della ricerca che del quartier generale dell’azienda B.U. Steel cord».

E’ quanto ribadito dall’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini che, insieme a Provincia di Firenze e dal Comune di Figline ha incontrato il 4 luglio i vertici dell’azienda. L’incontro faceva seguito alle preoccupazioni manifestate dalle organizzazioni sindacali rispetto alle indiscrezioni sui nuovi assetti societari. L’assessore ha ricostruito la vicenda rispondendo a due interrogazioni presentate dai consiglieri regionali del gruppi Pd (Brogi, Danti, Ferrucci, Parrini); Idv (Fedeli, Gazzarri, Manneschi); Gruppo misto (Ciucchi).

L’assessore ha spiegato che dall’azienda è venuta la conferma della ricerca di nuovi partner, motivata con la necessità di colmare il gap di competitività creatosi con gli altri produttori globali di pneumatici, che da tempo hanno dismesso la produzione in proprio di filo d’acciaio e lasciato il campo a imprese specializzate. «In quell’incontro – ha detto l’assessore – ho riferito che la Regione teme il rischio di depotenziamento dello stabilimento di Figline, in particolare nel caso di cessione ad un concorrente diretto, e ho chiesto di capire bene che tipo di garanzie potranno esserci per l’azienda toscana e per chi vi lavora. Ascoltate le posizioni dell’azienda, al termine della riunione, ho espresso la mia insoddisfazione, poiché alla richiesta di garanzie a salvaguardia del territorio e dell’occupazione, almeno per il momento, non sono venute risposte positive».