Toscana

Rifiuti. Scarti tessili abusivi, 10 tonnellate al giorno a Firenze

Il problema è noto, come ha certificato il vertice in prefettura di fine luglio e l’azione intrapresa dal sindaco Dario Nardella e da quello di Prato Matteo Biffoni che, per arginare e stoppare il problema, si sono rivolti alla procura fiorentina. Tuttavia nel corso dell’audizione dell’ad di Alia (la società che gestisce la raccolta dei rifiuti dell’Ato Toscana centro) Giannotti quantifica le volumetrie della vicenda. «Si tratta di un grosso problema – sottolinea – perché questi rifiuti riempiono i cassonetti, quando va bene»; quando va male «i campi, le piazzole lungo le strade, i fossi. Lo sporco, poi, chiama lo sporco e così questi luoghi si trasformano in veri e propri punti di raccolta abusiva, dove magari il muratore che lavora in nero getta i calcinacci, oppure ti ritrovi l’elettrodomestico abbandonato». è una questione di ordine pubblico, che ho denunciato, perché ritengo che dietro ci sia la mano delle organizzazioni criminali».

Per Giannotti, la genesi del problema arriva dal Macrolotto pratese: è lì che di notte partirebbero i tessuti poi sversati nel territorio fiorentino.

Nel 2016 Firenze più gli undici Comuni della cintura metropolitana hanno prodotto complessivamente 420.000 tonnellate di rifiuti, il 2% in più rispetto ai quantitativi del 2015 (dove le tonnellate sono state 412.000). Il dato si riferisce all’area gestita da Quadrifoglio, la partecipata incaricata della raccolta dei rifiuti confluita poi in Alia. In flessione dal 2008, la cifra diventa significativa perché conferma un trend, ovvero l’aumento della produzione dei rifiuti per il secondo anno consecutivo. Per Giannotti questo «potrebbe significare una certa ripresa dei consumi, anche se dobbiamo tener presente la crescita dei flussi turistici, che chiaramente hanno un peso».

Firenze, infatti, con 220.000 tonnellate raccolte l’anno, copre oltre la metà del totale. Sempre nel 2016 la differenziata è arrivata al 59,2%