Toscana

Riordino sanità: in commissione assenti 20 direttori asl. «Svilito il ruolo delle istituzioni»

«Clamorosa assenza» di 20 direttori generali delle Asl toscane su 21 alle consultazioni della Commissione Sanità del Consiglio regionale sul riordino della sanità toscana. A denunciare il fatto il vicepresidente della Commissione Stefano Mugnai (Pdl) ed i commissari Marco Carraresi (Udc) e Gian Luca Lazzeri (Più Toscana). Secondo i tre sarebbe «svilito il ruolo della Commissione Sanità e del Consiglio regionale».

I fatti. Erano convocate per stamattina le consultazioni della IV Commissione regionale sulla proposta di legge n. 193, collegata alla finanziaria 2013 «Misure urgenti di razionalizzazione della spesa sanitaria. Modifiche alla legge regionale n. 51 del 2009 (norme in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie: procedure e requisiti autorizzativi di esercizio e sistemi di accreditamento) e alla legge regionale n. 40 del 2005 (disciplina del servizio sanitario regionale)».

«I tempi stretti sono imposti dalla Giunta, ma anche la maggioranza ha le sue responsabilità perché ha permesso che questo fondamentale testo di legge fosse considerato un collegato alla finanziaria che verrà votata in Aula la settimana prossima – spiegano Mugnai, Carraresie Lazzeri –. La Commissione dovrà necessariamente esprimersi giovedì prossimo, e quindi si è cercato di organizzare al volo delle consultazioni. Sono stati invitati operatori, associazioni di categoria e sindacati, i quali unanimemente hanno fatto sentire il proprio grido di dolore sia per i contenuti della pdl, sia per non poter dare un contributo migliorativo serio stante i tempi così contingentati».

«Oggi era la volta dei direttori generali di Asl, Estav, Aziende Ospedaliere, Mayer, Ispo, Fondazione Monasterio. Ebbene non si è presentato nessuno, a parte il direttore dell’Asl di Lucca. Un direttore su 21 – sottolineano i tre esponenti dell’opposizione – non ci sembra una media di cui  vantarsi. Possiamo immaginare le difficoltà dei 20 direttori generali a confrontarsi su un testo che hanno visto di sfuggita, o forse a ricevere le domande dei commissari! Ma come si fa ad approvare una legge che va a riformare il sistema sanitario senza neanche la parvenza di un minimo approfondimento adeguato alla portata del provvedimenti?».

«2 anni e mezzo per discutere il piano socio sanitario senza farne nulla – concludono Mugnai, Carraresi e Lazzeri – e ora in pochi giorni si pretende di imporre una riforma ancor più profonda. Il tutto condito dalla clamorosa assenza di 20 direttori generali su 21 invitati dalla Commissione, ma certamente loro parlano direttamente con chi li ha nominati. A questo punto viene spontaneo chiedersi quale è  il ruolo della commissione Sanità e del consiglio regionale in un procedimento sempre più farsesco».