Toscana

Rossi confermato governatore della Toscana, exploit della Lega

Ieri ha votato infatti il 48,28% dei toscani, contro il 60,71% di cinque anni fa. Quando mancano solo 12 sezioni da scrutinare (su 3.957), Rossi (che era sostenuto anche dalla lista «Popolo Toscano-Riformisti 2020) ottiene il 48,02% dei voti, al di sopra della soglia del 40% per andare al ballottaggio prevista dal «Toscanellum», la legge elettorale regionale. Cinque anni fa Rossi aveva ottenuto il 59,73%.

«In Toscana abbiamo vinto, questo mi sembra indiscutibile, forse sono il presidente più votato in Italia. È un consolidamento in un quadro nazionale che è in evoluzione. La Toscana si conferma solidamente a sinistra», ha detto Rossi annunciando che «la nuova giunta sarà di otto persone e nei primi cento giorni di governo farò l’80% delle 25 proposte che ho lanciato in campagna elettorale o mi decurto lo stipendio».

Dietro Rossi è arrivato Borghi, responsabile economico nazionale della Lega, che in campagna elettorale ha avuto il pesante appoggio del segretario Matteo Salvini. Borghi, sostenuto anche da Fratelli d’Italia, conquista il 20,03% dei voti. Numeri che, secondo il candidato del Carroccio, «dimostrano una netta inversione di tendenza e un grande cambiamento». Al terzo posto Giacomo Giannarelli, del Movimento 5 Stelle, con il 15,05%, seguito da Stefano Mugnai (Forza Italia e Lega Toscana-Più Toscana) con il 9,1%. La serata degli azzurri, in Toscana, è stata scossa dalle dimissioni di Massimo Parisi da coordinatore regionale, con una lettera inviata al presidente Silvio Berlusconi. Parisi, da sempre vicino a Denis Verdini, era uscito sconfitto dal confronto interno per la scelta del candidato a governatore.

A sinistra Tommaso Fattori, con la lista «Sì Toscana a sinistra», si ferma al 6,3%, superando però lo sbarramento del 5%. Deludente il risultato dell’alleanza Ncd-Udc, che con Giovanni Lamioni raccoglie l’1,3%. Gabriele Chiurli (Democrazia diretta), infine, raccoglie lo 0,3% dei voti. Entrambi sono fuori dal Consiglio regionale.

Non entrano neanche rappresentanti della lista Popolo Toscano-Riformisti (che ottiene l’1,71%), che appoggiava Rossi e Lega Toscana-Più Toscana, che sosteneva Mugnai. Entrambe non superano la soglia del 3% che valeva per le liste coalizzate.

3.957 sezioni su 3.969

candidato presidente

voti

%

lista

voti

%

Rossi Enrico

654.208

48,02

PARTITO DEMOCRATICO

612.122

46,34

POPOLO TOSCANO – RIFORMISTI 2020

22.638

1,71

Borghi Claudio

272.830

20,03

LEGA NORD TOSCANA – SALVINI

213.608

16,17

FRATELLI D’ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE

50.885

3,85

Giannarelli Giacomo

204.997

15,05

MOVIMENTO 5 STELLE – BEPPEGRILLO.IT

199.877

15,13

Mugnai Stefano

123.932

9,1

FORZA ITALIA

112.165

8,49

LEGA TOSCANA – PIU’ TOSCANA

7.955

0,6

Fattori Tommaso

85.477

6,27

SI’ – TOSCANA A SINISTRA

82.730

6,26

Lamioni Giovanni

17.367

1,27

PASSIONE PER LA TOSCANA – LAMIONI PRESIDENTE

15.773

1,19

Chiurli Gabriele

3.604

0,26

DEMOCRAZIA DIRETTA – ARTICOLO 75

3.307

0,25

VOTI VALIDI

1.362.415

100,0%

VOTI VALIDI

1.321.060

100,0%