Toscana

SAHARAWI, TAVOLA ROTONDA E MOSTRA FOTOGRAFICA IN CONSIGLIO REGIONALE

La precaria situazione del popolo saharawi, vista con gli occhi dei ragazzi del Parlamento degli studenti. Si possono riassumere così le iniziative presentate ieri in Consiglio regionale sul Sahara occidentale: la presentazione di un video, una tavola rotonda e l’inaugurazione di una mostra fotografica. Nel corso di quest’ultima è stata rivissuta l’esperienza di cinque ragazzi del Parlamento regionale degli studenti, che, nel gennaio 2004, accompagnati dai consiglieri regionali Giovanni Barbagli e Agostino Fragai, per alcuni giorni hanno potuto comprendere le logoranti condizioni di vita dei Saharawi.

“Abbiamo vissuto a stretto contatto con un popolo che pur essendo in esilio, costretto da decenni a vivere nel deserto, in condizioni precarie, dimostra una felicità e una gioia di vivere veramente straordinarie”, ha detto Valentina. Mediatore della tavola rotonda Enrico Cecchetti, vicepresidente del Consiglio regionale. “Questi ragazzi hanno dimostrato di saper stare con i loro occhi e la loro testa nella tradizione di solidarietà della nostra regione”, ha detto Cecchetti.

Il forte impegno di solidarietà della Toscana al popolo africano è stato ricordato da Sandro Volpe, coordinatore regionale delle Associazioni pro-Saharawi. “Nel 2004 celebriamo l’anniversario del primo gemellaggio di un comune della cintura di Firenze, Sesto Fiorentino, con una tendopoli saharawi – ha detto Volpe – Nel corso della visita nel Sahara occidentale gli studenti e i tanti rappresentanti degli enti toscani hanno compiuto la prima manifestazione di fronte al ‘muro della vergogna’, costruito nel deserto dal Marocco”.

Comuni come Pomarance, vivono da anni intensi rapporti con le tendopoli. “L’ospitalità dei bambini saharawi coinvolge le famiglie, è diventata un appuntamento fisso per la nostra comunità. Nostri cittadini trascorrono periodi di 2-3 mesi nel Sahara occidentale per aiutare la popolazione”, ha detto Graziano Pacini, sindaco di Pomarance.

“Mi auguro che l’esperienza di questi ragazzi, che rivive nelle fotografie della mostra, possa arrivare in tutte le scuole della Toscana, facendo così riflettere gli studenti su quello che accade a quel popolo”, ha detto Barbagli.

Per Fragai è necessaria la solidarietà ma anche l’impegno politico per sollecitare l’interesse della comunità internazionale. “Il dramma dei Saharawi si risolverà solo quando l’Europa si impegnerà per risolverlo”, ha detto il consigliere.

Le rivendicazioni dei saharawi restano nell’ambito della legalità. “Il ricorso al terrorismo non ha mai fatto parte della nostra cultura, non avrebbe alcun senso, ad esempio, far esplodere una bomba a Casablanca”, ha affermato Salem Hammada, rappresentante del Fronte Polisario.

E’ stata poi inaugurata nella sede del Consiglio regionale (via Cavour, 2, Firenze) la mostra con le foto realizzate dai ragazzi del Parlamento degli studenti durante il loro viaggio nel Sahara e l’incontro con il popolo Saharawi. Resterà aperta al pubblico fino al 25 maggio dalle ore 15.00 alle 18.00 e il sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00. (cs-ac)