Toscana

SALUTE: REGIONE TOSCANA, GARATTINI OFFENSIVO E POCO INFORMATO

(ASCA) -  “Quasi stento a credere che uno studioso e uomo di scienza come Garattini possa lanciarsi in simili affermazioni, senza la dovuta attenzione e senza neppure informarsi troppo. Non solo il farmacologo di Milano ha confuso un ospedale con un altro, ma ha anche mischiato fatti e cure molto diverse tra loro. Una miscuglio che crea solo confusione”. L’assessore alla sanità della Regione Toscana Daniela Scaramuccia risponde così a Silvio Garattini, direttore dell’istituto ‘Mario Negri’ di Milano, che in merito allo spazio concesso nelle strutture sanitarie toscane alle cure complementari si è provocatoriamente domandato: “A quando maghi e fattucchiere negli ospedalì?”. La Toscana non è nuova ad affiancare alla medicina tradizionale altre cure complementari. Da anni il servizio sanitario pubblico offre le prestazioni di ambulatori di agopuntura, omeopatia, fitoterapia: sono più di cento ad oggi. “Ma questo non c’entra niente con maghi e fattucchiere, un accostemento che ritengo offensivo – stigmatizza l’assessore Scaramuccia -. Agopuntura, omeopatia e fitoterapia – ricorda l’assessore – sono state riconosciute medicine complementari sulla scorta delle definizioni date dalla stessa comunità scientifica. E noi lo abbiamo fatto con una legge, la n.9 del 2007. Peraltro nelle affermazioni di Garattini ci sono anche diverse imprecisioni – annota sempre l’assessore -. L’ospedale del grossetano che ha accolto ambulatori di agopuntura, omeopatia e fitoterapia non è quello di Grosseto, ma il ‘Petruccioli’ di Pitigliano”. L’obiettivo è “quello di sperimentare l’integrazione delle medicine complementari con la medicina tradizionale e valutare, attraverso i canoni della ricerca scientifica e della medicina basata sulle prove, l’esistenza e validità di risultati clinici misurabili”.