Toscana

SANITA’, INCONTRO A GROSSETO CON GIULIANOTTI, PIONIERE CHIRURGIA ROBOTICA

“E’ bello essere qui oggi a celebrare con voi dieci anni di robotica a Grosseto, e i risultati di un percorso avviato dall’entusiasmo di medici e amministratori di allora”. L’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia ha partecipato oggi pomeriggio a un incontro dibattito su “Didattica, ricerca e sviluppo della chirurgia robotica”, organizzato dalla Asl 9 di Grosseto. All’incontro, moderato dal direttore della Asl 9 Fausto Mariotti, oltre all’assessore hanno preso parte il professor Pier Cristoforo Giulianotti, che dieci anni fa ha avviato la chirurgia robotica a Grosseto, e ora lavora all’University of Illinois Medical Center di Chicago, Illinois, Usa; il dottor Andrea Coratti, direttore della Chirurgia generale dell’ospedale Misericordia di Grosseto, il direttore sanitario della Asl 9 Danilo Zuccherelli. A fare le conclusioni, il ministro della salute Ferruccio Fazio. “Vi confesso che sono venuto qui per imparare – ha detto il ministro – Come medico, avevo delle perplessità. Il robot è una tecnologia multidisciplinare, e per gestirla ci vogliono team di professionisti che sanno quello che fanno. Fondamentale, quindi, la formazione. Credo che la robotica avrà successo – ha concluso – è sicuramente la direzione giusta in cui andare. Ma è una strada che va percorsa con grande prudenza e attenzione. Quello che avviene a Grosseto è un esempio di come vanno gestite queste cose”.“Il robot è bellissimo ed entusiasmante – ha detto l’assessore Scaramuccia – Ma funziona perché c’è un team di professionisti che riesce a farlo funzionare. La tecnologia da sola non è la panacea di tutti i mali. Il binomio giusto è scuola e tecnologia insieme, come avviene qui a Grosseto. Con queste regole non ci sono problemi a investire in tecn ologia. In Toscana continueremo a investire in robotica, ma sarà un investimento governato. Migliori tecnologie, a un prezzo possibile, con professionisti che le sanno usare al meglio. In questo senso, la scuola di Grosseto sarà funzionale all’innovazione tecnologica e al miglioramento del nostro sistema sanitario”. In risposta all’assessore, il direttore generale della Asl 9 ha detto: “Mettiamo la nostra scuola e l’esperienza di Grosseto a disposizione della Regione Toscana”.Quella della chirurgia robotica è un’eccellenza che la sanità maremmana vanta dal 2000, quando il professor Giulianotti ha avviato, proprio all’ospedale Misericordia di Grosseto, la prima esperienza in Italia di robotica applicata alla chirurgia generale. Nel 2003 è nata a Grosseto la Scuola internazionale di chirurgia robotica, attualmente coordinata dal dottor Andrea Coratti, allievo e successore a Grosseto di Giulianotti, che continua a seguire l’attività della Scuola da Chicago, dove si è trasferito nel 2007. Grazie a questa esperienza, il Misericordia di Grosseto è diventato un centro di eccellenza nazionale per la robotica (120 casi l’anno, per un totale di 1.070 interventi fatti con il robot, di cui 932 in chirurgia generale: vale a dire, poco meno di un quinto delle procedure robotiche in chirurgia generale effettuate in Italia, 5.287 in totale). E un polo di formazione internazionale, che nei primi 7 anni di attività ha consentito ad oltre 500 chirurghi di fare pratica in questa branca rivoluzionaria della chirurgia.Proprio in questi giorni al Misericordia di Grosseto il vecchio modello è stato sostituito con un robot di ultima generazione, il “Da Vinci SIHD Dual Console”: tra le caratteristiche innovative del nuovo robot, la doppia consolle, che permette anche a un secondo chirurgo di seguire in tempo reale tutte le fasi dell’intervento, e la visione ad alta definizione tridimensionale, e quattro bracci meccanici.“La robotica cambierà la storia della chirurgia e della medicina – ha detto Giulianotti – E’ la robotica la direzione giusta. I passi, pur piccoli, vanno fatti in quella direzione. La chirurgia del futuro sarà robotica”L’Italia, ha ricordato Zuccherelli, è la seconda dopo gli Usa per numero di robot, con 50 robot in funzione. E :a chirurgia robotica, ha sottolineato Coratti, è la massima espressione della chirurgia mininvasiva. “Prima – ha detto – si diceva “grande taglio, grande chirurgo”. Ora è vero il contrario: “piccoli buchi, grande chirurgo”. (cs-Lucia Zambelli)