Toscana

SANITÀ: TAR TOSCANO ACCOGLIE RICORSO DEL CTS SUI NUOVI OSPEDALI

Il tribunale amministrativo della Toscana ha accolto parzialmente il ricorso presentato dal Consorzio Toscana salute (Cts) contro l’individuazione del promotore del project financing nell’associazione temporanea di imprese che fa capo all’Astaldi spa di Roma, per la realizzazione dei quattro complessi ospedalieri di Prato, Pistoia, Lucca e Massa. Il Tar ha annullato i provvedimenti impugnati «limitatamente ai profili attinenti allo svolgimento della procedura seguita per la scelta del promotore e, conseguentemente, alla designazione del promotore nell’Ati Astaldi».

Il dispositivo della sentenza del tribunale amministrativo è stato depositato ieri dopo che ieri l’altro si era conclusa l’udienza di merito. A scegliere l’Ati Astaldi, nel dicembre scorso, era stato il Sior (Sistema integrato ospedali regionali), l’associazione costituita dai dirigenti delle Asl interessate per la costruzione dei nuovi ospedali. Una scelta contro la quale il Cts, l’altra associazione temporanea di imprese concorrente, che riunisce 25 aziende toscane fra cui Baldissini e Tognozzi e cooperative, aveva fatto ricorso al Tar e presentato anche un esposto alla procura di Prato.

«Il Tar ha accolto la nostra domanda principale, il punto chiave del nostro ricorso, che era mirato a far annullare la procedura di selezione del promotore», ha commentato l’avvocato Mario Pilade Chiti, che fa parte del pool di legali che ha assistito il Cts, secondo il quale ora si dovrà ripartire dalle valutazione dei progetti. «Occorrerà attendere le motivazione della sentenza per capire se i vizi rilevati siano ad esempio solo formali ovvero impongano il rinnovamento della procedura seguita», spiega invece l’avvocato Domenico Iaria, fra i legali del Sior, controparte del Cts davanti al Tar insieme alla Regione Toscana. Controparti che potrebbero fare appello al Consiglio di Stato chiedendo la sospensione, in via cautelare, della sentenza del Tar, anche in mancanza della motivazione della decisione. Strada che al momento non sembrano voler seguire, in attesa appunto di conoscere la motivazione.

Per la costruzione dei quattro nuovi ospedali (1710 i posti letto previsti) proprio un anno fa, il 30 giugno 2003, al Sior erano stati presentati due progetti da altrettante associazioni temporanee di imprese: quello del Consozio Toscana salute e quello dell’Ati Astaldi. Il 17 dicembre scorso il Sior aveva comunicato la sua decisione sulla scelta del progetto e quindi del promotore del project financing, ricaduta sull’Astaldi. All’epoca l’appalto dei lavori era stata previsto, presumibilmente, per la fine del 2004. Nel suo ricorso al Tar il Cts aveva sollevato illegittimità procedurali relative ai tempi della scelta dei criteri di valutazione dei due progetti. Inoltre rilevava l’esistenza di due valutazioni finali della commissione tecnica-consultiva che supportava il lavoro dell’assemblea del Sior: una, datata 27 ottobre, favorevole al Cts, la seconda, arrivata due settimane più tardi, favorevole all’Ati Astaldi. Oltre al Cts, anche il Comune di Lucca aveva fatto ricorso al Tar, che però lo ha dichiarato inammissibile.

Una decisione non «inusuale di fronte a un procedimento così complesso e a un contenzioso così forte». Questo il commento dell’assessore regionale alla salute Enrico Rossi alla sentenza del Tar. «Siamo in presenza – dice Rossi – di un accoglimento parziale, e limitato alle procedure, del ricorso avanzato dal Consorzio Toscana salute. E ciò non può considerarsi inusuale». «Siamo in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza – prosegue Rossi – per stabilire il da farsi e decidere rapidamente come riprendere il percorso. Il nostro obiettivo principale riguarda l’interesse dell’intera Toscana e i suoi cittadini, il servizio sanitario regionale e tutti gli operatori: non dobbiamo perdere i finanziamenti già decisi e vogliamo assicurare nei tempi più rapidi possibili la realizzazione di quattro ospedali che cambieranno significativamente il livello dei servizi sanitari della nostra regione». Sul giudizio del Tar interviene anche il sindaco di Pistoia, Renzo Berti. «Siamo spettatori evidentemente molto interessati», spiega, precisando che «non siamo mai entrati in questa querelle» nè di volerlo fare ora. Berti esprime però l’auspicio che quanto accaduto sia solo «una battuta d’arresto», un «incidente di percorso» e che si «trovi al più presto il modo per riprendere il percorso e addivenire a realizzazioni tanto necessarie e attese» e che il «ritardo a questo punto inevitabile non diventi un argomento per rimettere in discussione i finanziamenti già acquisiti da parte dello Stato». (ANSA)