Toscana

SCUOLA, MOZIONE IN CONSIGLIO REGIONALE: NO ALLA SOPPRESSIONE DI CLASSI NEI COMUNI MONTANI DELLA TOSCANA

La difficoltà del servizio scolastico statale in Toscana nei piccoli Comuni, in particolare montani, e la necessità di scongiurare tagli di classi e interruzioni nella formazione, al centro della mozione presentata dal gruppo Udc che ha riscosso l’approvazione unanime del Consiglio regionale.L’atto richiamava le situazioni di alcuni piccoli centri quali la scuola media di Londa (Fi) e le difficoltà dei Comuni di Zeri (Ms), Lajatico (Pi), Radicondoli (Si), Volterra (Pi), Stazzema (Lu), Capraia (Li), Rosignano (Li) e Sorano (Gr).Rilevando come “tali situazioni non favoriscano una corretta gestione dell’attività didattica, provocando evidenti disagi a famiglie, alunni e agli insegnanti”, l’atto impegna la Giunta regionale a “chiedere con urgenza alle autorità scolastiche una valutazione territoriale della situazione” prevedendo la “concessione di specifiche deroghe almeno per la formazione delle ultime classi delle medie”. Nella mozione anche la richiesta ad intraprendere una “più decisa iniziativa politica, volta ad ottenere dal Governo risposte chiare e risolutive ai problemi del  sistema scolastico”.Un giudizio positivo sulla posizione assunta dal Consiglio regionale è  venuto dall’Uncem che con il suo presidenimpete Oreste Giurlani si sta impegnando, insieme a Comunità montane e Comuni, a risolvere i problemi presso le autorità scolastiche, anche partecipando alle spese per la  gestione della scuola.Ultimo esempio l’accordo firmato ieri presso gli uffici del Provveditore agli Studi Provinciale fiorentino, che vede la scuola di Londa (FI), continuare il proprio percorso grazie all’intervento del Provveditorato regionale e provinciale, di UNCEM Toscana ed Enti  locali. “Quello di ieri – ha dichiarato Giurlani – è un ulteriore importante risultato che vede completarsi l’importante e faticoso percorso che ha permesso il mantenimento complessivo del “sistema scuola” nella montagna toscana.