Toscana

SHOAH: ROSSI AD AUSCHWITZ, IMPEGNO COMUNE CONTRO BANALITÀ DEL MALE

(ASCA) – “Qui, oggi, chiamo ad un impegno comune per un futuro di libertà e uguaglianza in un mondo visto come una casa comune – ha concluso il presidente”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, nel corso della visita al campo di stermino di Auschwitz-Birkenau, meta del Treno della memoria 2011, concludendo la cerimonia al monumento internazionale per le vittime dei nazisti. “La nostra battaglia – ha detto Rossi – è per la fine di ogni discriminazione, di ogni pensiero teso a creare nemici da individuare di volta in volta nell’ebreo, nel gay, nel rom o chiunque altro per poi cercare di annientarlo. Questa battaglia noi vogliamo condurla attraverso l’educazione delle coscienze contro il conformismo, primo complice di quella banalità del male che anche Hanna Arendt ha visto tra gli elementi primi e più sconvolgenti del nazismo. Ma un principio che ha una valenza più universale, legata al rispetto assoluto della persona umana. E quindi al diritto di ribellarsi a leggi o ordini che vadano contro l’umanità, mettendo in campo un coraggio che può anche costare, ma che molti anche oggi sono disposti a pagare. Non siamo numeri – ha concluso il governatore – abbiamo il diritto-dovere di proclamare la nostra individualità”. La cerimonia è iniziata con la lettura, da parte dei ragazzi che partecipano al viaggio, del lungo elenco di nomi di ebrei, rom, sinti e “diversì rinchiusi nei lager nazisti è proseguita con la commemorazione ufficiale del presidente della Toscana Enrico Rossi e terminata con tre preghiere: una in lingua rom, una cattolica e la terza ebraica.