Toscana

SMANTELLATO CAMPO MASINI FIRENZE, TRASFERITE AL PODERACCIO ALTO 30 FAMIGLIE ROM

E’ iniziato poco dopo le sei di questa mattina il trasferimento di 30 nuclei familiari rom dallo storico Campo abusivo del Masini ai nuovi moduli sistemati al Poderaccio alto. Sul posto, oltre all’assessore alle politiche sociali di Palazzo Vecchio, Lucia De Siervo, polizia, carabinieri e vigili urbani. Al momento, però, tutto procede con ordine e senza problemi. Contemporaneamente sono entrate in azione anche le ruspe che stanno smantellando le vecchie baracche. Le assegnazioni dei nuovi moduli del Poderaccio erano state fatte nel luglio scorso e i nuclei familiari vengono sistemati in casette prefabbricate di diversa grandezza (da 45 a 75 metri quadri) secondo le necessità. Ieri avevano lasciato il Masini altre cinque famiglie che hanno accettato il trasferimento in un altro comune della Toscana secondo il “programma regionale rom”. Una sistemazione è stata già trovata anche per sei uomini “single” arrivati al Masini subito dopo l’estate. “Con i trasferimenti di oggi – ha detto l’assessore De Siervo – completiamo l’operazione di smantellamento del Masini iniziata un anno fa con lo spostamento dei primi 40 nuclei familiari, ma soprattutto possiamo dire che, grazie alla politica dell’Amministrazione comunale, Firenze ha di fatto superato l’emergenza dei campi rom”.

“La scelta politica dell’ amministrazione comunale – ha aggiunto l’assessore De Siervo – è quella di superare i campi e di offrire, a coloro che ne hanno il diritto, un’accoglienza dignitosa. In tal senso la giornata di oggi, il trasferimento delle persone dal Masini in abitazioni confortevoli, testimonia l’importanza dell’integrazione dei rom nel tessuto della nostra comunità”. “Le famiglie trasferite – ha spiegato il presidente designato del quartiere 4, D’Eugenio – sono state sempre seguite da anni nel nostro quartiere. Abbiamo continuato, e continueremo, con interventi di tipo sociale: dall’educazione alla salute e all’istruzione all’ inserimento sociale e lavorativo dei giovani e adulti”.

Il Poderaccio alto ospita ora 30 nuclei familiari, per un totale di 160 persone che corrispondono ai requisiti previsti da una delibera della Giunta del 2002. Sei uomini singoli, lavoratori arrivati dopo le assegnazioni, troveranno una sistemazione al Centro di via del Porcellana, mentre altri cinque nuclei familiari verranno inseriti nel progetto regionale rom, con il quale si prevede una sistemazione in altri comuni della Toscana e che saranno supportati da associazioni di volontariato. Le 160 persone vengono ospitate, spiega una nota del Comune, in casette di legno lamellare, resistenti al fuoco, da un minimo di 45 a un massimo di 75 metri quadrati. Oltre agli alloggi sono state effettuate opere di bonifica e di urbanizzazione, e sono già state attivate le forniture di acqua e luce.(ANSA).