Siamo grati per l’appello del Papa che ha richiamato l’attenzione della comunità internazionale sulla drammatica situazione della Somalia. La dichiarazione, rilasciata all’agenzia Fides, è di mons. Giorgio Bertin, vescovo di Gibuti e amministratore apostolico di Mogadiscio, capitale della Somalia. Ieri Benedetto XVI, in udienza, aveva detto di seguire con trepidazione le dolorose notizie circa la precaria situazione umanitaria della Somalia, specialmente a Mogadiscio, sempre più afflitta dall’insicurezza sociale e dalla povertà. Mi rendo conto che è difficile intervenire in una realtà complicata come quella somala ma la comunità internazionale deve prendersi le proprie responsabilità e venire in soccorso di una popolazione allo stremo. Devono essere i somali per primi a cercare una soluzione per riportare la pace nel loro Paese. Per questo motivo rinnovo l’appello alla diaspora e alle persone più ragionevoli all’interno della Somalia perché agiscano dice l’Amministratore apostolico per il quale la dichiarazione per la risoluzione del conflitto e la costruzione della pace dei leader religiosi somali riuniti ad Hargheisa, la capitale dell’autoproclamata Repubblica indipendente del Somaliland, è un documento molto importante anche perché vi si afferma di accettare le altre religioni.Sir