Toscana

SOMALIA, MONS. BERTIN (MOGADISCIO): «EVITARE DI GETTARE BENZINA SUL FUOCO»

“Questo atto rischia di gettare ulteriore benzina su una situazione esplosiva”. Così mons. Giorgio Bertin, Vescovo di Gibuti e amministratore apostolico di Mogadiscio, ha espresso a Fides la sua preoccupazione per l’attacco condotto da un aereo militare statunitense nel pomeriggio di ieri, 8 gennaio, sul villaggio di Badel, nel sud della Somalia. “Non mi sembra che questo attacco rafforzi il sostegno della popolazione somala al fragile governo di transizione e all’Etiopia” continua il vescovo. Secondo notizie di stampa, nell’attacco sarebbe stato ucciso un importante leader terrorista, ritenuto coinvolto negli attentati contro le ambasciate statunitensi in Kenya e in Tanzania del 1998, mentre altri esponenti del terrorismo sarebbero da tempo nel mirino dell’intelligence occidentale che opera nella regione. Tra questi vi sarebbero anche i responsabili dell’uccisione dei Annalena Tonelli, la volontaria cattolica italiana uccisa nel 2003. “Da anni ripeto che i mandanti della morte di Annalena Tonelli e di altri cooperanti occidentali andavano cercati a Mogadiscio dove si erano insediati elementi dell’estremismo islamico, che hanno condotto una campagna di odio verso tutto quello che rappresenta l’occidente” conferma mons. Bertin. “Questo però non ci esime dal ribadire che vi possono e vi devono essere altre strade per fermare l’estremismo”. Sir