Toscana

STRISCIA DI GAZA, AL 16° GIORNO, TERZA E PIU’ DURA FASE DEL CONFLITTO

L’espansione della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 27 dicembre, con l’ingresso nel cuore dei centri urbani, costituisce da oggi la “terza fase” del conflitto. Lanci di volantini ne hanno informato la popolazione della Striscia – priva peraltro di rifugi e di possibilità concrete di fuga e riparo – al solo scopo di prevenire, secondo le norme del diritto internazionale umanitario, denunce formali di crimini di guerra. Infatti, donne e bambini, per un totale di almeno sei, sono stati uccisi stamattina dalla cannonata di un carro armato contro un’abitazione a Beith Lahiya, nel nord della Striscia. Il totale delle vittime – all’85% civili secondo stime correnti – si sta avvicinando a 900. Nel frattempo, a cominciare da oriente, dove per il fuso orario il giorno è inoltrato, giungono notizie di nuove e massicce manifestazioni di protesta. Almeno 50.000 persone a Giacarta, in Indonesia, hanno marciato scandendo slogan soprattutto contro Israele. Resta bloccata in Egitto, ad Al Arish, la delegazione guidata dalla vice presidente del parlamento europeo, Luisa Morgantini, che spera di entrare nella Striscia; Tel Aviv non autorizza l’Unrwa, organismo Onu per l’assistenza ai palestinesi, a fornire i veicoli necessari agli spostamenti nella Striscia.Misna