Toscana

STRISCIA DI GAZA, VALICHI CHIUSI DA GIORNI, A RISCHIO DISTRIBUZIONE AIUTI ALIMENTARI

“Se Israele non riapre i valichi qui a Gaza non si potranno curare neanche più i malati comuni, gli ospedali sono sprovvisti di garze e medicinali e l’energia elettrica è continuamente razionata”: lo ha detto alla MISNA Jamal al Khudari, a capo del Comitato popolare contro l’Assedio alla Striscia di Gaza, denunciando quella che definisce “una crisi umanitaria annunciata”. La chiusura delle frontiere “sta determinando una situazione di emergenza cronica – prosegue al Khudari – che qui a Gaza non è possibile contenere né contrastare a causa di lunghi mesi di assedio”. Inoltre, prosegue l’attivista, “i valichi di Sofa, Abu Salem, Karni, Beit Hanoun (Erez) che collegano la Striscia con l’esterno e che generalmente Israele mantiene parzialmente aperti per il passaggio di un ristretto numero di persone e beni, sono chiusi da sei giorni consecutivi”. E se la situazione rimarrà tale, “le Nazioni Unite saranno costrette a bloccare la distribuzione di aiuti alimentari per 750mila residenti a partire da venerdì”: lo ha annunciato Chris Gunness, portavoce dell’Unrwa, agenzia Onu per l’assistenza ai rifugiati palestinesi. “Non si tratta solo della punizione collettiva di un popolo – ha detto Gunness – ma della prostrazione psicologica di intere famiglie che devono sfamare i propri figli”. Oggi, dopo una settimana di sospensione che ha lasciato gran parte della popolazione senza energia elettrica a causa della chiusura dell’unica centrale, Israele ha autorizzato la ripresa dei rifornimenti di combustibile nella Striscia.Misna