Toscana

Sanità: scontro in Commissione sulla legge regionale di riforma

“Basta con le polemiche, siamo pronti al confronto sulle cose concrete, concentriamoci sul lavoro che ci attende e scriviamo insieme proposte ed emendamenti per la sanità toscana”. Così Stefano Scaramelli (Pd), presidente della commissione Sanità e politiche sociali, ha chiuso il confronto preliminare concentrato su tempi e modi della riorganizzazione sanitaria nella nostra regione.

Questa la scaletta dei lavori: da oggi fino al 30 novembre via alla consultazione formale, dopo che la commissione ha svolto dodici tappe sul territorio, incontrando circa 3mila operatori e raccogliendo oltre 250 proposte, come ricordato da Scaramelli; dal 3 all’11 dicembre, cinque sedute di commissione per elaborare emendamenti e licenziare la proposta di legge.

“Siete scandalosi”, aveva esordito Paolo Sarti (Sì) rivolgendosi alla maggioranza: “chiedo non più di una seduta a settimana, una riforma di questa portata non può essere fatta in fretta”. D’accordo anche Andrea Quartini (M5S), che ha parlato di “disonestà intellettuale, politica e anche morale”. Per Manuel Vescovi (Lega nord), “occorre capire se davvero vogliamo condividere questa riforma o se i consiglieri sono semplici palette per ratificare il lavoro della Giunta”.

Paolo Bambagioni (Pd), invitando a non parlare di “disonestà”, dopo essersi soffermato sul percorso di approfondimento e studio per arrivare alla stesura di questa proposta, ha invitato a non rimandare oltre: “è urgente dare una riorganizzazione che, per certi aspetti, è già in corso”. Secondo il vicepresidente Stefano Mugnai (Fi): “la verità non è quella di un’esigenza politica di approvare entro il 31 dicembre, ma di andare ad incastrarsi perfettamente con l’ipotesi di referendum; politicamente abbiamo già vinto noi, perché il Pd non vuol confrontarsi sul referendum”. Argomento che non appassiona Enrico Sostegni (Pd): “Abbiamo fatto la campagna elettorale sulla riforma, abbiamo continuato il lavoro di approfondimento e come commissione svolto 12 tappe sul territorio toscano, recependo una unanime richiesta: certezza del sistema”.

Al dibattito è quindi seguita l’illustrazione della proposta di legge, da parte degli Uffici della Giunta regionale, per dare un quadro generale e tracciare i punti principali. In estrema sintesi, il riassetto organizzativo delle aziende sanitarie incide direttamente su tre macroambiti: territoriale, dipartimentale e rete ospedaliera. Da qui la scelta di rafforzare la zona distretto, declinandone in maniera puntuale la valenza; di determinare ogni singola tipologia di dipartimento e di individuare il responsabile della rete ospedaliera. Altro importante tema è la governance, vista e voluta come interfaccia forte degli enti locali, con introduzione della conferenza zonale integrata. Ancora: rivisitazione di programmazione di area vasta, come connessione tra aziende Usl e ospedaliero- universitarie; revisione di organismi di governo clinico; commissione valutazione tecnologie sanitarie e monitoraggio dei bilanci.

Il prossimo round sulla riforma sarà giovedì 3 dicembre, con l’esame del testo articolo per articolo. Altre sedute di commisione sono calendarizzate per i giorni 4, 9, 10 e 11 dicembre.

L’incontro odierno si è concluso con il parere positivo, espresso all’unanimità, sul regolamento della Giunta regionale in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, raccomandando di tener presente la mozione, recentemente approvata dal Consiglio con voto unanime, sui percorsi a misura di bambino e adolescente nei Pronto soccorso degli ospedali della Toscana.