Toscana

Scuola: Alessi (Fism toscana): «Sempre più immigrati negli istituti paritari»

«Anche in Toscana, come nel resto d’Italia, le scuole paritarie sono in prima linea per l’accoglienza di varie tipologie di alunni. Nei nostri istituti accogliamo infatti 300 ragazzi disabili e 825 alunni immigrati, spesso di altre religioni: un numero in crescita costante. Le nostre scuole sono aperte a tutti i bambini, senza distinzione di etnia o credo religioso, e sono impegnate a promuovere l’educazione integrale del bambino secondo una visione cristiana». Lo ha detto il presidente di Fism Toscana, Leonardo Alessi, presentando il convegno «La scuola di tutti: accoglienza nella scuola paritaria toscana. Mission, buone pratiche e testimonianze», che si è svolto oggi all’Auditorium «Al Duomo» di Firenze, e a cui hanno preso parte gli assessori regionali Stefania Saccardi e Luigi Marroni.

«Le nostre scuole – ha spiegato Alessi – sono e vogliono continuare ad essere scuole cattoliche e di ispirazione cristiana, con un’identità dichiarata ma rivolta a tutti. In questo quadro, l’incontro con i bambini stranieri nelle nostre scuole è per noi una sfida importante che ci vede premiati: sono sempre più numerose, infatti, le famiglie di immigrati, spesso non cristiani, che iscrivono i loro figli alle paritarie, segno che riconoscono la bontà del nostro progetto educativo e culturale. E questo avviene perché noi non relativizziamo la nostra identità cristiana, ma sappiamo al contempo dialogare con l’identità di chi non viene dalla nostra cultura, dando origine a una proposta che ha al centro la formazione e la crescita umana e spirituale degli alunni».

In Toscana gli istituti non statali cattolici contano quasi 34mila alunni, circa 18mila nelle scuole dell’Infanzia, il 19% del totale; 9.500 sono i frequentanti della scuola primaria. Per quanto riguarda la secondaria di primo grado e di secondo grado, sono circa 2.000 allievi per ordine, il 2% del totale sulla scuola media e l’1% sulla scuola superiore. Quasi 3.400 le persone impiegate, tra docenti e personale tecnico. «La crisi economica e la denatalità sono, purtroppo, due fattori che acuiscono le difficoltà del settore», ha aggiunto Alessi, che ha sottolineato «l’attenzione e il proficuo dialogo su questi temi con la Regione Toscana».