Toscana

«Shalom» con i bambini soldato

L’8 dicembre è il «compleanno» del Movimento Shalom, nato negli anni Settanta con lo scopo di diffondere una cultura di pace, tolleranza, solidarietà ai più poveri fra i poveri. Per la ricorrenza, invece dei classici dolci e candeline, in pieno stile Shalom, e in perfetta armonia con gli ideali e le finalità che animano il Movimento, i ragazzi di don Andrea Cristiani organizzano una giornata per discutere dei bambini soldato.

L’appuntamento è a Firenze per sabato 8 dicembre, alle 16, presso il Palazzo degli Affari, in Piazza Adua. Sono previsti interventi di esperti e studiosi del problema e le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona il dramma. Aprirà l’incontro don Franco Mazza, dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Cei, che parlerà di «Innocenti in prima linea, bambini a rischio nell’era globale». Seguiranno le testimonianze di monsignor Giorgio Biguzzi, vescovo di Mikeni (Sierra Leone) e di un ex bambino soldato. Poi sarà la volta di Massimo Toschi, consigliere del presidente della Regione Toscana per la pace, la cooperazione e i diritti umani, con una relazione sul tema «Istituzioni e società civile in difesa dei diritti dei bambini». Infine, l’intervento di Marco Carraresi, della Commissione del Consiglio regionale per i rapporti con l’Unione europea: «L’orrore continua, i bambini del Sudan». Conclusioni di Francesco Bosi, sottosegretario alla Difesa. Saranno anche consegnate le firme, oltre 10 mila, raccolte dal Movimento Shalom per chiedere al Parlamento europeo, al Governo italiano e alle istituzioni locali un intervento concreto per raggiungere la pace, il rispetto dei diritti umani e l’autodeterminazione delle popolazioni del Sudan del sud. La manifestazione è stata organizzata col patrocinio della Regione Toscana.

«Nel mondo, sono più di 300mila i bambini soldato – spiega Luca Gemignani, coordinatore degli Shalom –. Vengono arruolati con la violenza negli eserciti dei loro paesi, costretti a combattere, spesso sotto l’effetto di droghe, o usati per gli scopi più orribili: come cavie per sminare il territorio, per le azioni suicide, oppure per soddisfare i bisogni sessuali delle truppe. In guerra muoiono decine bambini soldato. E per chi sopravvive le conseguenze, fisiche e psicologiche, sono devastanti». Il Movimento Shalom è diffuso prevalentemente sul territorio toscano ma conta sedi sparse anche nel resto d’Italia: Taranto, Milano, Roma e nel mondo (in ogni paese in cui opera è sorta una sezione formata da giovani del posto).Giampaolo Grassi