Toscana

Siccità: Toscana, rischio razionamento acqua a settembre

“Dobbiamo cominciare da domattina – ha affermato il presidente Filippo Vannoni – a incontrare le amministrazioni delle zone più siccitose per fare i piani d’emergenza, perché da settembre se continua così dobbiamo partire col razionamento dell’acqua”. Barberino Val D’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa sono i comuni più a rischio, secondo il gestore del servizio idrico, ma la situazione presenta criticità anche nel Valdarno superiore e nella montagna fiorentina”. Il servizio meteorologico della Regione Toscana, ricorda Publiacqua, prevede “che per altri 40 giorni circa non avremo piogge significative”, a parte episodici temporali.

Se l’area fiorentina è ben servita dall’invaso di Bilancino, secondo Vannoni “tutti gli acquedotti collinari sono in forte o fortissima crisi, tutti i pozzi e i piccoli laghetti sono crollati di produzione, quest’ultima ondata di caldo ha prosciugato le risorse di quegli acquedotti. Stiamo intervenendo con autobotti riempiendo i serbatoi perché vogliamo preservare quegli ecosistemi: in Chianti siamo a 10 autobotti al giorno, ma dalla prossima settimana siamo pronti a raddoppiare”.

Publiacqua rinnova l’appello a “un uso responsabile della risorsa”, ma nel medio periodo “dovremo rivedere le soluzioni di approvvigionamento – sostiene il presidente – e gli invasi possono essere una soluzione”.

Per potenziare l’infrastruttura e ridurre le perdite, che a oggi si aggirano fra il 20% e il 30%, l’azienda “da qui al 2021 – dice Vannoni – ha intenzione di investire 80-90 milioni di euro all’anno; in Chianti abbiamo già investito 50 mln, e altri 33 mln sono previsti da qui a fine concessione. Abbiamo aperto una caccia alle perdite, raddoppiando le squadre che operano nelle zone a maggior rischio siccità”.