Toscana

Siena: circa mille persone in Piazza Duomo per dire «No» al riordino delle Province

Sono state circa un migliaio le persone che ieri sera, giovedì 15 novembre hanno voluto essere presenti in Piazza Duomo, davanti al Palazzo del governo, per dire «No» in maniera forte al decreto legge sul riordino delle Province e alla perdita dello status di capoluogo per la città di Siena. All’appello della Provincia hanno risposto istituzioni, associazioni, forze politiche, soprattutto, tanti cittadini. A parlare è stato il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini che è salito, munito di megafono, su un mezzo della Provincia utilizzato per le manutenzioni. Al termine del suo intervento, il presidente è stato ricevuto dal Prefetto, Renato Saccone insieme a una delegazione rappresentativa delle istituzioni del territorio.

«Da questa piazza – ha detto Bezzini – rinnovo la vicinanza e la solidarietà di tutta la provincia di Siena alle popolazioni colpite in tutta la Toscana dall’ondata eccezionale di maltempo che nei giorni scorsi ha interessato anche la parte sud del nostro territorio. Un pensiero particolare va alle famiglie delle vittime in provincia di Grosseto. L’emergenza maltempo – ha continuato Bezzini – pone subito l’esigenza di finanziamenti immediati. Per poter garantire interventi essenziali come quelli per la difesa del suolo non è più rinviabile un allentamento del Patto di Stabilità. Ne va della sicurezza dei nostri territori e delle nostre comunità. Inoltre, è opportuna una revisione dei tagli ai trasferimenti statali che stanno mettendo in ginocchio le Province riducendo a zero le risorse su cui contare. Questa situazione rischia di avere ripercussioni pesantissime sulla manutenzione delle strade, delle scuole e sulla gestione di emergenze metereologiche. Di fronte a questo scenario, mi chiedo come potremo affrontare il 2013, anno di transizione verso il nuovo ordinamento, dopo che le Province sono state individuate come vittime sacrificali in un percorso che non porterà nessun risparmio reale».