Toscana

Stop alla distribuzione dei giornali alle edicole «povere»: la protesta del sindaco di Cutigliano

“Si tratterebbe di chiudere un servizio essenziale – scrive Braccesi – in base a una motivazione economica da parte di un soggetto che pretenderebbe di servire solo edicole ricche scaricando quelle povere. Un problema – prosegue il sindaco – che presumo possa riguardare anche altri territori, interni e di montagna, in una Italia dove troppo spesso chi abita queste zone è costretto a scontrarsi con discriminazioni e penalizzazioni di varia natura”.

Nei giorni scorsi – spiega il sindaco – i rivenditori di giornali di quattro frazioni cutiglianesi (Casotti, Melo, Pianosinatico, Pian di Novello) hanno ricevuto una raccomandata dalla “Martini Dumas spa”, l’agenzia toscana che distribuisce i giornali, in cui si annuncia che da lunedì 30 giugno 2014 verrà interrotta la distribuzione di prodotti editoriali verso quelle rivendite. Ciò, scrive l’agenzia, a causa della “assoluta antieconomicità del rapporto contrattuale in essere”. In questi piccoli negozi di montagna, dove si vende un po’ di tutto in paesi abitati da poche persone, il venduto dei giornali è ovviamente scarso.

“Con il rispetto dovuto per le ragioni di questa azienda – scrive il sindaco – ma anche con la necessaria sottolineatura del fatto che la spa opera in regime di sostanziale monopolio e soprattutto con la forza che mi deriva dal rappresentare l’interesse generale in un territorio già attraversato da evidenti difficoltà nel diritto dei suoi abitanti a essere cittadini di una stessa Repubblica, mi permetto di segnalare la vicenda”.

Braccesi, che ha inviato il testo anche all’Anci e alla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato segnando il caso anche al prefetto di Pistoia, aggiunge la sua volontà di essere a fianco di concittadini e turisti per ogni iniziativa di protesta che si ritenesse necessaria. Due le richieste: sospendere l’interruzione di un servizio giudicato essenziale (“come essenziale è, in democrazia, la libertà d’informazione”) e istituire un tavolo istituzionale “affinché le esigenze della Martini Dumas spa non determinino un inaccettabile disservizio ai danni di chi abita le frazioni di Cutigliano e presumo non solo quelle”.