Toscana

TERRA SANTA, PIZZABALLA (CUSTODE): BOOM DI PELLEGRINI

Nel primo trimestre 2010 sono giunti in Israele 706.399 turisti, contro i 482.007 del 2009 e i 647.410 del 2008, quest’ultimo finora considerato l’anno migliore in assoluto in termini di arrivi. L’aumento rispetto al 2009 è del 47% e del 9% rispetto al 2008. E’ quanto emerge dai dati degli ingressi turistici in Israele relativi al trimestre Gennaio-Marzo 2010, forniti al Sir dal Ministero del turismo israeliano. Numeri che trovano riscontro nelle parole del Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa: “assistiamo – dichiara al Sir – ad un boom di pellegrinaggi. Se la tendenza dovesse restare questa verrà superato anche il 2008, che è stato un anno eccezionale per numero di presenze. I nostri santuari sono invasi da pellegrini da tutto il mondo ed anche da turisti, ogni giorno a migliaia. Le prospettive sono ancora maggiori come numeri per l’estate”. Secondo i dati del ministero del Turismo israeliano la parte del leone l’ha fatta l’Europa con 451.437 ingressi, aumentati del 63% rispetto all’anno precedente e del 21% sul 2008. Segni positivi per gli arrivi, 56950, dalla Francia (+38% rispetto al 2009 e +21% sul 2008), 27.147 dall’Italia (+78% rispetto al 2009 e +37% sul 2008) e 45.378 dalla Germania (+49% sul 2009 e +28% sul 2008). Di rilievo la “perfomance” dei russi, 113.823 nel primo trimestre 2010 (+103% rispetto al 2009 e + 75% sul 2008).Dall’America sono giunte 177.613 persone, di cui 136.760 solo dagli Usa. Dall’Estremo Oriente gli arrivi sono stati 36.671 (+116% rispetto al 2009 e -4% sul 2008). Segni negativi per l’Africa i cui arrivi sono stati 18.906 (-38% rispetto al 2009 e -50% sul 2008). In aumento del 54% quelli dall’Oceania (7.357) rispetto al 2009 quando ad arrivare erano stati in 4.782 e 5.981 nel 2008. “Una tale affluenza – spiega Pizzaballa – rischia di acuire alcuni problemi di accoglienza dei santuari che non sono molto ampi. Da parte nostra stiamo cercando di incrementare il personale per fare fronte alle richieste”. Conferme anche da padre Atanasio Macora, direttore del “Franciscan Pilgrims Office” di Gerusalemme e da padre Severino Lubecki, direttore di “Casanova palace” di Betlemme. “Il momento è positivo nonostante le difficoltà imposte dal muro di separazione e dal check point che rallentano ingresse e uscite dalla città – dice al Sir il francescano – qui i pellegrini vengono in tanti e si fermano anche a dormire con innegabili risvolti positivi per l’economia. I cristiani locali, in gran parte, lavorano nel settore del turismo religioso”. Tra i motivi del boom, “la situazione tranquilla, il grande sforzo di promozione da parte di Israele, che ha investito molto per migliorare le proprie strutture ricettive ed infrastrutture, dei palestinesi e delle agenzie”.Sir