Toscana

TERREMOTO: REGIONE, NUOVA LEGGE E 4 MILIONI PER PREVENZIONE

Una nuova legge regionale sulla prevenzione sismica che sarà predisposta quest’anno e l’impegno, previsto nell’ultimo bilancio, di 4 milioni di euro per il biennio 2008-2009 da impegnare nella gestione sismica. E’ quanto ha annunciato l’assessore regionale alla difesa del suolo, Marco Betti, intervenuto in Commissione territorio e ambiente del Consiglio sulla situazione del rischio sismico in Toscana. I comuni toscani a rischio sismico, è stato spiegato, sono 196 sui complessivi 287: 90 in Zona 2 a media elevata pericolosità e 106 in Zona 3S. In Zona 3, poi, i comuni a bassa sismicità sono 67, mentre quelli a bassissima pericolosità sono 24 in Zona 4. E’ stata inoltre presentata una mappa regionale di classificazione sismica: le zone a maggior rischio sono il Mugello, la Valtiberina, la Lunigiana, la Garfagnana, la dorsale alto-appenninica pistoiese e pratese, il Casentino e l’Amiata. “Dobbiamo muoverci in due direzioni – ha detto Betti -: sulla prevenzione del rischio, creando edifici a prova di terremoto, e sull’ informazione corretta da fornire ai cittadini per evitare ondate di panico”. Sugli impegni programmatici ed economici, nella relazione dell’assessore Betti, è stato ricordato che dal 2000 al 2006 la Regione Toscana ha impegnato 11,5 milioni di euro per la valutazione del rischio e l’avvio di specifici programmi di indagini conoscitive sui centri urbani e sugli edifici pubblici strategici (municipi, stabili di enti locali scuole e ospedali), in particolare nei comuni a maggior rischio sismico; 62,2 milioni di euro hanno riguardato invece interventi preventivi sugli edifici pubblici, in particolare quelli scolastici. “La Toscana – ha aggiunto il presidente della VI Commissione territorio e ambiente, Erasmo D’Angelis – è una regione vulnerabile, con l’80% del territorio a rischio sismico e il 70% delle abitazioni. I terremoti non li possiamo prevedere ma possiamo ridurre i danni e questa è una delle priorità, che richiede risposte certe e risorse soprattutto nazionali. Abbiamo 1700 edifici pubblici – ha proseguito – da mettere in sicurezza nei 90 comuni più a rischio. La Regione, con risorse proprie, ne ha messi in sicurezza 100 e per altri 300 è conclusa la progettazione. Gli uffici regionali prevedono circa 400 milioni di investimenti. L’appello della Commissione – ha concluso – è ai parlamentari toscani che stanno per essere eletti: alla nostra Regione occorrono più risorse per la messa in sicurezza di scuole o ospedali, per incentivare la ristrutturazione antisismica, adeguare gli edifici esistenti, per ridurre il rischio di dover piangere vittime e danni”. (ANSA).