Toscana

«Toscana Impegno Comune»: insieme, per fare di più

di Riccardo Bigi

«Il bene comune non consiste nella semplice somma dei beni particolari». Così recita il Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, che aggiunge: «soltanto insieme è possibile raggiungerlo, accrescerlo e custodirlo, anche in vista del futuro». Lavorare insieme in vista del futuro: proprio questo è il motivo ispiratore di «Toscana Impegno Comune», la nuova «associazione delle associazioni» che, dal dicembre 2007, riunisce un nutrito gruppo di sigle del mondo cattolico.

«Abbiamo voluto costituire, in sintonia con le indicazioni della Conferenza Episcopale Toscana, uno strumento stabile di collaborazione tra le varie organizzazioni» spiega il presidente di Tic, Maurizio Certini. L’obiettivo dunque è quello di mettere in comune le rispettive competenze, tradizioni, risorse, per elaborare progetti utili alla crescita delle singole associazioni ma anche ad operare in maniera sempre più incisiva ed efficace in campo sociale e culturale. Tutto questo, nel pieno rispetto delle peculiarità (storia, carisma, missione) di ogni singola realtà. «Siamo consapevoli – afferma Certini – che il nostro è un cattolicesimo plurale, ed è un bene perché la pluralità è una ricchezza: rappresenta un insieme di vissuti, di storie diverse. Tutti insieme però condividiamo un’ispirazione e un obiettivo: la realizzazione del bene comune nella storia. Ci siamo riuniti per dare vita a un’esperienza nuova, in sintonia con i tempi nuovi che chiedono sempre più la capacità di collegarsi, interagire, di fare rete, attraverso un percorso nel quale ognuno mette il suo».

Dentro «Toscana Impegno Comune» troviamo Acli, Agesci, Azione Cattolica, Caritas Firenze, Centro La Pira, Centro Sportivo Italiano, Confcooperative, Confederazione nazionale delle Misericordie, Fism (federazione delle scuole materne), Fondazione Diocesana per il Lavoro, Mcl, Opera La Pira, Progetto Toscana. Questi sono i «soci fondatori» ma altre associazioni potrebbero aggiungersi presto. L’unico requisito richiesto per entrare a far parte di Tic è che la propria azione sia ispirata ai principi della Dottrina sociale della Chiesa. I campi di impegno invece possono essere i più vari: cultura, lavoro, assistenza sociale e sanitaria, cooperazione internazionale, beneficenza, sport, promozione del dialogo interculturale, educazione alla pace… La finalità di Toscana Impegno Comune è quella di mettere insieme queste diverse competenze, ma anche di attivare strumenti tecnici di servizio e consulenza per aiutare ad esempio le varie associazioni a conoscere le normative locali, nazionali o europee, a rispondere ai bandi per la gestione di progetti pubblici, a predisporre progetti di cooperazione internazionale. Trovare forme di collaborazione all’interno dell’associazionismo cattolico, per poi aprirsi anche alla collaborazione con altre associazioni di diversa ispirazione e con le istituzioni. «Attenzione però – sottolinea Certini – lo scopo non è quello di costituire una sorta di lobby. Prima di tutto viene la necessità di conoscerci tra di noi e di trovare forme di collaborazione che possano valorizzare le competenze di ciascuno. Ogni associazione deve continuare a fare ciò che sa fare: operando in sinergia però la nostra azione sarà più efficace». Significativa, in questo senso, è proprio la storia del Centro La Pira di cui Certini è direttore: «Quando il centro nacque a Firenze per accogliere gli studenti stranieri, non avevamo particolari mezzi e strumenti. Per questo ci appoggiammo alle varie associazioni presenti sul territorio: le Misericordie per l’assistenza sanitaria, la Madonnina del Grappa per la mensa. L’Mcl ci mise a disposizione i circoli come luoghi di ritrovo, il Csi organizzò tornei interetnici…» Un esempio lampante di come l’unione, anche tra le associazioni, può fare la forza.

Un altro aspetto importante della nuova struttura è la possibilità di aiutare anche quelle piccole realtà locali che svolgono servizi preziosissimi ma con pochi mezzi, magari nate sull’entusiasmo di un piccolo gruppo di persone. Associazioni nate intorno a parrocchie, istituti religiosi, centri missionari, che spesso si sentono sole: «L’idea – spiega Certini – è di offrire anche a queste piccole realtà servizi, assistenza, aiutarle ad arrivare dove da sole non potrebbero, a reperire i mezzi e le risorse economiche per operare meglio, metterle in grado di superare quegli ostacoli amministrativi, burocratici, sui quali molte volte si incagliano». Proprio per questa finalità, Toscana Impegno Comune darà vita prossimamente ad alcuni «centri di prossimità». Non ulteriori associazioni, ma strumenti operativi al servizio delle realtà presenti su un determinato territorio.

Dietro tutto questo c’è anche la presa di coscienza della situazione in cui si trova ad operare, oggi, il laicato cattolico: «Finita l’epoca del partito di centro d’ispirazione cattolica – afferma Certini – oggi i cattolici si trovano presenti nei diversi schieramenti, non c’è più separatezza, sono insieme a tutti; e in tale modo si sentono diffusamente anche più liberi. Il richiamo che la Chiesa rivolge da tempo allora è quello di cercare l’unità nel campo prepolitico, nell’impegno sociale, nel lavoro per il bene comune favorendo a cerchi concentrici lo sviluppo di una unità sempre più vasta. Le nostre associazioni sono, anche al proprio interno, politicamente trasversali ma alla base c’è il riconoscersi in valori comuni, che sono quelli della dottrina sociale della Chiesa. Al centro di tutto poi c’è la persona umana, vista all’interno di un tessuto di relazioni, che è l’obiettivo di qualsiasi azione sociale». Un esempio? In un momento in cui la politica appare concentrata sul tema della sicurezza nelle città, l’associazionismo cattolico può dare il suo contributo intervenendo sulle cause del problema, favorendo l’integrazione e lo scambio culturale, lavorando per eliminare quelle situazioni di degrado sociale che sono alla base di molte storie di illegalità. «Oggi va di moda lamentarsi della politica – conclude Certini – ma la politica, lasciata sola, non può fornire risposte adeguate e durevoli. Alla politica non possiamo soltanto chiedere, dobbiamo prima aiutarla. Aiutarla operando sul territorio, costruendo con la qualità del nostro “fare” una cultura nuova, aperta al dialogo, fraterna, attenta alla giustizia, attenta agli ultimi, ai deboli. Poi dobbiamo chiedere alla politica, chiederle con forza impegni seri di fronte alle sfide, alle esigenze nuove della storia».

Tra ottobre e novembre tre seminari a Prato, Pisa e SienaToscana Impegno Comune organizza, nel mese di ottobre e novembre, una serie di seminari di presentazione della propria attività e del progetto «Costruire la comunità: giovani protagonisti in rete», finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro per lo Sviluppo delle Politiche Giovanili. I seminari saranno tre in tre diverse macroaree della regione con l’obiettivo di un coinvolgimento sempre maggiore delle realtà locali.

Il primo incontro, che riguarderà le province di Firenze, Prato e Pistoia, e relative diocesi, si terrà a Prato, presso la Villa San Leonardo al Palco, il prossimo 11 ottobre. Il ritrovo è previsto per le ore 9:30. L’incontro vedrà, come momento centrale del programma della mattina, l’intervento di mons. Basilio Petrà, ordinario di Teologia morale alla Facoltà teologica dell’Italia centrale di Firenze, sul tema del «Bene Comune nella Dottrina Sociale della Chiesa». Dopo il pranzo comunitario il programma proseguirà con i lavori di gruppo nei quali è previsto l’approfondimento del tema  e l’individuazione dei gruppi che opereranno localmente alla creazione di un Osservatorio Giovanile sul Bene Comune. Il seminario è rivolto a tutte le realtà associative già presenti in Toscana Impegno Comune ed a quanti fossero interessati ad approfondire il tema proposto.

Gli incontri successivi, con le stesse modalità, si terranno sabato 25 ottobre a Pisa per le provincie di Massa, Luca, Pisa, Livorno (relatore l’economista Riccardo Moro) e sabato 8 novembre a Siena, per le provincie di Siena, Arezzo, Grosseto. Per informazioni è possibile rivolgersi alla segreteria di Toscana Impegno Comune tramite l’indirizzo di posta elettronica: toscanaimpegno@gmail.com.