Toscana

Toscana: Regione, sospeso affidamento Equitalia recupero ticket sanità

L’assessore ha poi accettato la proposta del presidente Remaschi (Pd) di discutere le linee guida del provvedimento in commissione Sanità. Marroni ha precisato che «l’ipotesi di affidamento a Equitalia è sospesa poiché la Giunta sta vagliando la possibilità di andare all’istituzione di un Ente unico di riscossione regionale, magari insieme con altri Enti locali». A questo proposito Marroni ha ricordato che l’Anci regionale sta affrontando un’identica valutazione per non ricorrere all’affidamento del servizio riscossioni a Equitalia. I ticket, ha aggiunto, «devono essere pagati e le Asl devono riscuoterli e, nel caso di evasioni, le somme devono essere recuperate». Bisogna però superare la frammentazione attuale, per cui ogni Asl, espletato il percorso di accordo bonario, ha procedure diverse per il recupero coatto. «L’obiettivo», ha spiegato Marroni, «è quello di dare regole certe che determinino e garantiscano diritti e doveri sia delle Asl che dei cittadini. Per questo è stata valutata l’idea di affidarsi a Equitalia, ora sospesa per valutare altre soluzioni».

«Aver sollevato il problema in maniera decisa ha sicuramente prodotto i primi risultati. Ora c’è la possibilità di lavorarci sopra e trovare soluzioni più eque che non mettano in difficoltà i cittadini onesti»: lo dice Marco Carraresi, consigliere regionale Udc a proposito della risposta data dall’assessore regionale alla salute Marroni alla sua interrogazione, dove si denunciava l’intenzione della giunta regionale di affidare ad Equitalia il recupero delle somme –stimate tra i 20 e i 60 milioni di euro- dei ticket non riscossi.

«L’iter era molto avanzato –nota Carraresi-, ma Marroni ha detto che ci stanno ancora pensando. E’ uno stop significativo, ed ora della vicenda potrà occuparsene la commissione sanità del Consiglio regionale, che di concerto con la Giunta, potrà  cercare soluzioni più adeguate al problema, nel senso della maggiore equità e giustizia possibile. Cosa che non sarebbe stata possibile garantire, con l’affidamento a Equitalia, e con la conseguente applicazione di protocolli rigidi e non in grado di valutare in maniera diversificata le varie situazioni».

Carraresi in aula lo ha ribadito: «Occorre fare attenzione a non vessare cittadini che hanno sbagliato in buona fede e che non possono essere trattati da evasori con l’esattore di Equitalia alla porta: molti di coloro che non hanno pagato sono anziani e persone male informate, anche per responsabilità dello stesso servizio sanitario, sulle esenzioni e sulle soglie di reddito. Per non dire di situazioni reddituali fortemente diversificate, incluse in fasce troppo estese e quindi inique. Per questo vanno pensati meccanismi efficaci. Senza escludere, in certi casi, una sanatoria del pregresso. Prevedendo per il futuro modalità univoche ed efficaci, a cominciare dall’utilizzo della Tessera Sanitaria Elettronica, per semplificare la verifica dei requisiti in merito all’esenzione ticket».