Toscana

Toscana: rinnovabili, il 2016 della geotermia si apre con nuovo record assoluto

Il nuovo record di produzione da fonte geotermica in Italia, che segna un aumento di quasi 300 GWh rispetto al 2014, è stato possibile grazie all’entrata in esercizio di Bagnore 4, all’ottimizzazione tecnologica degli impianti la cui efficienza impiantistica è stata superiore al 98% e alla disponibilità dei pozzi minerari gestiti da Enel Green Power nell’ottica di una coltivazione geotermica attenta all’ambiente e all’equilibrio del ciclo geotermico. Si tratta di un risultato storico perché negli oltre 100 anni di attività industriale mai era stato raggiunto un livello così elevato di produzione, segno evidente della rinnovabilità della risorsa che non si esaurisce con il passare degli anni ma che, se ben gestita attraverso la reiniezione delle acque in uscita e l’innovazione tecnologica, cresce in termini di disponibilità e di resa mantenendosi in equilibrio con l’ambiente, a conferma che la geotermia è totalmente rinnovabile.

A Larderello e in Toscana Enel Green Power gestisce il più antico complesso geotermico del mondo e detiene il know how della geotermia che esporta in tutto il pianeta. Delle 34 centrali geotermoelettriche (per un totale di 37 gruppi di produzione) di Enel Green Power, 16 sono in provincia di Pisa; 9 sono nella provincia di Siena per 10 complessivi gruppi di produzione; infine, altre 9 si trovano nella provincia di Grosseto per un totale di 11 gruppi di produzione. A livello provinciale, la provincia di Pisa si attesta su un produzione geotermica di 2.958 GWh, il dato più alto delle tre province toscane. Il territorio di Siena ha avuto una produzione di 1.478 GWh e Grosseto di 1.384 GWh. I quasi 6 miliardi di KWh prodotti in Toscana corrispondono al consumo medio annuo di circa due milioni di famiglie e forniscono calore utile a riscaldare 9.700 utenti residenziali nonché aziende dei territori geotermici, circa 30 Ha ettari di serre, caseifici e una importante filiera agricola, gastronomica e turistica. Le centrali sono raggruppate nelle cosiddette “Aree Geotermiche” (ognuna delle quali raccoglie impianti di province diverse) di Larderello, Radicondoli, Lago Boracifero e Piancastagnaio/Amiata: le aree di Larderello e di Lago hanno fatto registrare una produzione rispettivamente di 1842 e 1800 GWh, l’area di Radicondoli di 1216 GWh e gli impianti amiatini di Piancastagnaio, Santa Fiora e Ardicosso di 963 GWh.

“La geotermia toscana – ha detto Massimo Montemaggi, responsabile Geotermia Enel Green Power – si conferma risorsa fondamentale per la nostra regione, sia in termini elettrici che termici. La nostra attività costituisce un’eccellenza nel mondo per le tecnologie utilizzate, il rispetto dell’ambiente e le frontiere di innovazione che apre nel settore delle rinnovabili. Il record del 2015 conferma che siamo sulla strada giusta: stiamo operando in collaborazione con le Istituzioni regionali e locali, con gli imprenditori e le associazioni di categoria per proseguire sulla via intrapresa, aumentare ulteriormente le ricadute locali e sviluppare un vero e proprio distretto geotermico che confermi la Toscana leader mondiale della geotermia”.