Toscana

Toscana, sempre più una regione di parchi

di Rebecca RomoliRisale al 1975 la nascita del primo parco regionale in Maremma ed oggi nel 2003 basta solo un velocissimo confronto per capire come il sistema delle aree protette in Toscana si sia evoluto e quanta importanza è stata attribuita alla tutela del patrimonio ambientale della nostra regione.Un bilancio di questi ventotto anni, è stato fatto durante la conferenza regionale delle Aree protette che si è tenuta lunedì 9 e martedì 10 giugno al Palazzo degli Affari a Firenze. A questa due giorni non erano presenti soltanto i parchi ma anche tutte le associazioni ambientaliste e tutte le categorie economiche; tutti interessati ed attenti alle potenzialità delle aree protette. Ad oggi, infatti, la Toscana ha circa il 10% della superficie regionale sottoposta a tutela e detiene il 6.5% dell’intera superficie nazionale destinata ad aree protette.Se questo poi non fosse sufficiente, possiamo dire che la nostra regione è stata una delle prime a recepire la legge quadro del 1991 che garantisce la conservazione e la riqualificazione dell’ambiente, del paesaggio, del patrimonio storico, culturale e naturalistico, nonché la promozione delle attività economiche compatibili, delle attività ricreative e di ricerca scientifica e della gestione faunistica.

«In Toscana – spiega l’assessore regionale all’ambiente Tommaso Franci – le aree protette sono, infatti, diventate un elemento centrale dell’identità e del modello di sviluppo toscano e basta pensare al loro rilievo per quanto riguarda l’offerta agrituristica e di turismo rurale. L’esperienza toscana dimostra che gli stesi operatori economici sono fortemente interessati al proseguimento degli obiettivi di tutela naturalistici».

Nel 1995 la percentuale di superficie toscana sottoposta a tutela era di 90.000 ettari circa il 4%; otto anni più tardi è più che raddoppiata, per la precisione il 9.22% dell’intera superficie. Sono, infatti, 212.036 gli ettari destinati ad aree protette e questa forma di difesa dell’ambiente naturale ha rappresentato e rappresenta tutt’oggi la forma più importante di tutela della biodiversità e la Toscana ormai da tempo ha promosso una serie di politiche mirate alla conservazione della natura.Un’ulteriore riprova dell’impegno regionale per il consolidamento delle aree protette si è avuto nella metà di settembre del 2002, quando la Regione ha approvato i progetti e definito la ripartizione delle risorse UE assegnate a «Parchi, arre protette e biodiversità». Si tratta di 6 milioni e 295 mila euro di finanziamenti che consentiranno di attivare investimenti per oltre 10 milioni di euro fino al 2006 per interventi di tutela e valorizzazione dei parchi toscani.

«Questa conferenza – sottolinea l’assessore Franci – ci aiuterà ad affrontare meglio le nuove sfide della politica regionale delle aree protette, quella politica che a breve si concretizzerà nel quarto programma di gestione. Con questo si supera definitivamente la fase dell’istituzione delle arre protette e dei conflitti ad esse legate e si entra in quella del miglioramento della gestione su due versanti, sia per quanto riguarda gli obiettivi di tutela delle risorse ambientali e paesaggistici, sia per quanto riguarda lo sviluppo della fruizione e il sostegno ad opportunità di sviluppo sostenibile».

Quindi, creato lo strumento per la protezione e la conservazione dell’ambiente naturale, le aree protette, il passo successivo è quello di trovare il punto giusto per far collaborare i gestori delle aree protette con la Regione, in modo che le strategie pianificate possano essere concretamente attuate.

La sfida ora è quella di superare l’approccio settoriale che la politica ha e trovare il modo giusto di combinare fra loro le politiche ambientali, territoriali ed economiche in modo da permettere ad attività come l’agricoltura biologica, le produzioni tipiche, lo sviluppo di attività turistiche di nascere, affermarsi e consolidarsi.

Tra riserve e aree protetteDei 212.036 ettari di superficie regionale destinati ad aree protette, sono compresi 3 parchi nazionali, 3 parchi regionali, 3 parchi provinciali, 31 riserve statali, 40 riserve provinciali e 33 Aree naturali protette di interesse locali (Anpil). Di queste, le ultime nate sono quelle del torrente Mensola, in provincia di Firenze, quella dell’Alto Carigiola e Monte delle Scalette, nel pratese, oltre alla nuova riserva provinciale del Bosco della Santissima Trinità nel grossetano.

Tutti questi dati costituiscono il sistema delle aree protette toscano e sono il risultato di un processo di valorizzazione e di tutela del vasto patrimonio naturalistico, iniziato a metà degli anni Settanta. Dopo l’istituzione nel 1975 del primo parco regionale in Maremma, nel 1979 è stata la volta del parco regionale di Migliarino, san Rossore, Massaciuccoli e nel 1989 fu istituito il primo parco nazionale quello dell’Arcipelago Toscano.

Altro dato interessante è il numero di siti di importanza regionale selezionati secondo una normativa europea. In Toscana sono 173 e solo in parte queste aree coincidono con i confini dei parchi di conseguenza la percentuale del territorio sottoposto a tutela regionale dal 9.22% passa al 18.5% e gli ettari da 212.036 passano a 425.580.

Inoltre all’interno delle politiche delle aree protette ci sono altri progetti che mirano a conservare le peculiarità di diversi habitat naturali ed i suoi abitanti, come il Progetto Renato attraverso il quale sono stati individuati 964 specie vitali, di cui 460 vegetali e 504 animali.

I parchi toscani sul web

Il Parco dell’Arcipelago toscano

Parco della Maremma