Toscana

Tragedia Livorno: venerdì visita della commissione ambiente del Consiglio regionale

Sarà una «doverosa espressione di solidarietà rispetto alla tragedia che ha colpito Livorno ma sarà anche un’occasione importante per vedere e toccare con mano quel che è accaduto. Come Consiglio regionale e come Commissione dovremo prendere dei provvedimenti anche a seguito dell’impegno del governatore Rossi che oggi è anche commissario». Così il presidente della commissione Ambiente, Stefano Baccelli (Pd), ha annunciato la visita che, salvo «emergenze per allerta meteo», ha deciso di organizzare per venerdì prossimo, 22 settembre. Una decisione «maturata sin da subito ma che abbiamo voluto posticipare di qualche giorno per non essere d’intralcio ad attività ben più importanti: quelle di emergenza e di protezione civile» ha spiegato il presidente al termine della seduta di oggi, martedì 19 settembre, incontrando i giornalisti in palazzo del Pegaso. 

Il sopralluogo verrà organizzato con il «coinvolgimento di tutti i soggetti – ha detto ancora Baccelli -, dalla protezione civile, al sindaco, al presidente della Provincia, al prefetto». «Credo sia corretto e doveroso – ha continuato – vedere direttamente come stanno le cose per essere ancora più pronti a sostenere tutte le necessarie iniziative volte alla ricostruzione, agli indennizzi e comunque agli interventi normativi necessari per accompagnare la ripresa sociale ed economica di Livorno». 

Il presidente è intervenuto anche sulla realizzazione delle opere idrauliche. Rispondendo ad alcune domande di giornalisti che citavano le affermazioni del governatore circa la necessità di liberare dalle tombature gran parte dei rii, Baccelli ha affermato quanto sia importante la «concretezza».

«Gli elementi da tenere di conto sono essenzialmente tre: una corretta pianificazione urbanistica, un continuo miglioramento del sistema di protezione civile e quindi di allerta, di intervento e di emergenza ma, soprattutto, le opere idrauliche di messa in sicurezza». E sulla eliminazione delle tombature ha dichiarato: «laddove sono possibili certo che devono essere realizzate. Dove invece risulta tecnicamente impossibile perché la situazione dell’antropizzazione e quindi della presenza di residenze o attività economiche non può consentire delocalizzazioni o opere di questa natura, occorrono interventi idraulici alternativi di messa in sicurezza. In questo senso credo che i tecnici debbano esprimersi anche per tracciare le soluzioni migliori».

«Certamente – ha concluso – sul tema dell’attenzione e del rispetto del territorio la pianificazione urbanistica indicata dalla nostra legge 65, assieme alle normative di settore sull’assetto idraulico, colgono gli obiettivi di sicurezza. Restano quelli di sicurezza attiva, cioè gli interventi di difesa del suolo, su cui, come Regione, stiamo andando avanti anche grazie al contributo molto importante del Governo».