Toscana

Una copia della Costituzione Italiana consegnata a un centinaio di ragazzi e ragazze di Tavarnelle e Barberino

A diciotto anni l’emozione di ripercorrere i valori della Costituzione Italiana attraverso le parole del Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. Un’emozione moltiplicata per cento, tanti i giovani di Tavarnelle e Barberino che questa mattina hanno avuto l’onore di celebrare il sessantanovesimo compleanno della Festa della Repubblica insieme al procuratore antimafia e ricevere il benvenuto alla cittadinanza dai sindaci Giacomo Trentanovi e David Baroncelli.  I ragazzi che hanno compiuto la maggiore età o la compiranno nel corso del 2015 hanno ricevuto copia della Costituzione Italiana dal presidente del Consiglio comunale di Tavarnelle Alberto Marini, alla presenza dei consiglieri comunali Tiberio Bagni di Tavarnelle e Laura Carlini di Barberino. 

«Non una ricorrenza come le altre – hanno dichiarato i sindaci – ma un’occasione speciale in cui la Repubblica Italiana è stata celebrata attraverso una straordinaria esposizione del procuratore che ha messo l’accento sul valore della Costituzione ed in particolare la difesa del diritto al lavoro, un’occasione in cui protagonisti sono i ragazzi, chiamati ad rendere vivi e attuali i principi della Carta Costituzionale». Un augurio speciale è stato quello che il procuratore antimafia ha rivolto ai ragazzi incentrando il proprio intervento, a conclusione della cerimonia che si è tenuta in piazza Barberini, sul rapporto tra legalità e Costituzione, legalità, libertà e uguaglianza. «La negazione dei diritti è un regalo che facciamo alla mafia – ha dichiarato – il nostro compito è invece quello di garantire i diritti a tutti gli uomini perché dove c’è controllo della legalità c’è sviluppo, progresso, uguaglianza, democrazia, libertà. Difendere la Repubblica significa difendere i diritti su cui essa si fonda, significa difendere il futuro del nostro paese che è nelle vostre mani. Fatene buon uso!». All’iniziativa ha preso parte anche Guido Lisi dell’Anpi di San Gimignano. Erano presenti anche il comandante di compagnia dei Carabinieri di Scandicci Stefano Caneschi e il luogotenente Giuseppe Cantarero, comandante della stazione dei Carabinieri di Tavarnelle.