Toscana

VARIANTE VALICO: INAUGURATI ALTRI 20 KM A TRE CORSIE

Da oggi si viaggia a tre corsie tra Sasso Marconi e La Quercia, nei primi venti chilometri della Variante di Valico sulla A1 tra Bologna e Firenze. Sono infatti conclusi i lavori sui lotti 1-2-3-4, che comprendono cinque gallerie, per uno sviluppo complessivo di dodici chilometri, e tre viadotti, per circa 2,5 km, oltre al nuovo svincolo di Sasso Marconi. “E’ un’opera dentro gli standard europei”, afferma Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, alla conferenza di presentazione alla stampa dell’ampliamento della Variante di Valico. L’ad di Autostrade annuncia inoltre che rispetto al ’97 i costi totali dell’opera sono lievitati di 1,6 miliardi di euro e che alla fine saranno di due miliardi di euro. Castellucci lamenta un calo nella tensione da parte dell’ Italia a seguire le ‘grandi opere’. “Il sistema delle concessioni che ha funzionato molto bene è stato rimesso in discussione dal decreto collegato alla Finanziaria – continua – e cancella tutte le regole e dà un colpo di spugna ai contratti”.

I lotti 1-2-3-4 hanno comportato un investimento pari a 581 milioni di euro, tra opere in asse e interventi per il territorio. Iniziati nel 2002, sono stati completati in quattro anni, superando una serie di difficoltà tecnico-amministrative e con un impiego di circa ottocento tra tecnici e maestranze compreso l’indotto. Indispensabile per la realizzazione dell’opera il rapporto tra Autostrade per l’Italia, Anas e imprese e Regioni, Provincia, Comuni, Comunità montane, Asl, Arpat e Osservatorio ambientale. Alfredo Peri, assessore regionale alla Mobilità e Trasporti dell’Emilia-Romagna, considera soddisfacente il lavoro fatto in questi anni. “La Variante di Valico – afferma – è un’ opera che si può realizzare solo se si lavora insieme fra territori, concessioni e Anas e dove la Regione ha fatto un po’ da regia fra tutti i soggetti”. “Si tratta di un’esperienza che sta continuando, con risultati importanti a servizio del Paese – conclude Peri – e che cerca di evitare la penalizzazione dei territori attraversati. Per questo è importante il protagonismo dei sindaci”.

Peri si dice infine preoccupato del nodo di Casalecchio: “Abbiamo risolto il nodo autostradale, ma non quello della viabilità statale e provinciale”, conclude l’assessore regionale. Ritornando alla parte tecnica, Autostrade per l’Italia comunica che sul versante degli interventi ambientali sono state create dieci chilometri di barriere antirumore e si è provveduto a un totale riutilizzo dei circa 5,3 mln di metri cubi di materiali, ricavati dallo scavo delle gallerie. Su un costo totale di 581 milioni di euro, circa 70 milioni sono serviti per interventi correlati a beneficio del territorio, come l’adduttore Reno Setta, l’interramento della carreggiata per ‘ricucire’ l’abitato Gardelletta, i collettori fognari di Marzabotto, la nuova S.S. 64 Porrettana. Altri 28 milioni di euro sono stati utilizzati per realizzare interventi non correlati all’opera autostradale, come le reti tecnologiche, la regimazione di corsi d’acqua e la valorizzazione di ambiti fluviali, la valorizzazione del paesaggio, il crinale appenninico e il sistema agro-forestale e infine per il recupero di beni culturali e centro storici. Per il completamento dell’intera Variante di valico bisognerà attendere la fine del 2010, quando sarà ultimata tutta la tratta tra Sasso Marconi e Barberino di Mugello, per un totale di 59 chilometri. (ANSA).